Questa sera, 14 ottobre, nei locali del Castello di Caria di Drapia, il professore Marco Pacciarelli, docente di Preistoria e Protostoria, ha presentato i risultati dell’ultima campagna di scavi nella necropoli avviati dall’Università Federico II di Napoli, che hanno portato alla luce importanti testimonianze storiche del nostro territorio (riportate alla luce oltre 30 nuove sepolture). All’evento era presente, tra gli altri, anche Matteo Aiello, presidente del consiglio comunale di Drapia, che ha espresso l’orgoglio dell’amministrazione per la collaborazione con il team di ricerca. «Desidero ringraziare il professor Pacciarelli e il suo gruppo per l’impegno profuso nella ricerca e nella valorizzazione del nostro territorio – ha dichiarato il rappresentante comunale – Si tratta di una scoperta di grande valore, non solo per Drapia, ma per l’intera Italia». L’amministrazione comunale è già al lavoro per valorizzare questo prezioso patrimonio. Come annunciato, è in corso una variazione di bilancio che permetterà l’acquisizione dell’area in cui sono stati effettuati gli scavi. Presto l’argomento sarà portato in consiglio comunale con l’obiettivo di trasformare Torre Galli in un polo archeologico di rilievo, che si inserirà in uno scenario naturale unico, arricchito dalla presenza degli antichi mulini e dalla Fiumara Ruffa, un habitat prezioso dove cresce la rara felce Woodwardia radicans. «Questo progetto – fanno sapere gli amministratori – si inserisce in una strategia di sviluppo territoriale più ampia, che include anche la riqualificazione di beni confiscati alla mafia. L’amministrazione punta a creare un modello di sviluppo che coniughi archeologia, tutela della natura e turismo sostenibile, offrendo nuove opportunità economiche e culturali per la comunità».



