Presentato presso la sala Cev (Centro editori vibonesi) di Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, l’ultimo romanzo di Mario Aloe, libro che l’autore ha dedicato alla Calabria, al futuro della regione “Temesa e il mistero di Alibante” è un avvincente manoscritto, edito da Mannarino Franco Editore in cui l’autore, si è tuffato in un emozionante viaggio nel passato della Calabria al fine di riscoprire e promuovere la bellezza e la grandezza della cultura della Magna Grecia. A dialogare con l’autore la direttrice del Polo Museale di Soriano, l’archeologa Mariangela Preta e la neo eletta nel Collegio dei Probiviri Unpli, Giusi Fanelli.
L’interessato e partecipato pubblico, che ha visto la presenza, tra gli altri, del prefetto Giovanni Paolo Grieco, si è tuffato in un emozionante viaggio nel passato della Calabria e della bellezza e grandezza della cultura della Magna Grecia. Soprattutto l’opera promette ai lettori un intreccio di storie avvincenti caratterizzate da una sottile vena anacronistica al di là del tempo e dello spazio.
Un romanzo storico e una fiction archeologia in cui amore, emancipazione, avventura, amicizia, tradimenti e odio, diventano parole chiave che meglio identificano il romanzo e i personaggi e che invitano al dialogo con un confronto all’era moderna, grazie anche agli studenti del Pcto del Liceo “Capialbi” che si sono confrontati con l’autore con domande e curiosità.
In conclusione l’autore è riuscito ad entusiasmare sia nel racconto storico e mitologico grazie alle riflessioni della Preta ma allo stesso tempo ha offerto spunti di confronto tra il passato e il presente rispetto alla figura della donna, affrontando il tema della sua emancipazione su spunti offerti dalla Fanelli. L’amico dell’autore Domenico Primerano ha invitato alla lettura del romanzo poiché ricco di spunti anche in tema di democrazia. Gli organizzatori dell’evento ringraziano infine il Cev, in particolare Enrico Buonanno e la Pro Loco Vibo Città nella persona del suo presidente Michele Catania per aver patrocinato l’iniziativa.