La Procura di Locri ha aperto un fascicolo di reato contro ignoti a seguito della morte di Francesco Marando, il 53enne di San Luca il cui corpo, privo di vita, è stato trovato nel tardo pomeriggio di domenica scorsa alla periferia di Bovalino, nel Reggino, all’interno di uno stabile di proprietà dei familiari della vittima.
Il caso nel Reggino
Allo stato, come riporta la stampa locale, il provvedimento è contro ignoti non essendo stato iscritto alcun nome sul registro degli indagati. Il cadavere di Marando, incensurato, sposato e e padre di quattro figli, è stato trovato da un familiare nell’androne rustico di un seminterrato dello stabile. Era riverso a terra e aveva in una parte laterale della testa una ferita con al centro un foro di sola entrata. Verosimilmente è stato causato da un colpo di arma da fuoco partito da una pistola di piccole dimensioni.
Sul caso avvenuto indagano i carabinieri della Compagnia di Locri con il coordinamento della Procura di Locri che ha disposto l’autopsia, eseguita nelle scorse ore. Le indagini sull’omicidio di Marando restano senza indicazioni sul movente e sull’identità dell’assassino. È ancora da chiarire se il sicario fosse appostato all’interno della proprietà o se sia entrato successivamente, agendo al momento dell’arrivo della vittima. I carabinieri stanno analizzando i filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che potrebbero fornire elementi utili per le indagini. Nel frattempo, gli avvocati della famiglia Marando, Minniti e Costanzo, hanno chiesto alla stampa di evitare commenti speculativi su presunti dissapori familiari o connessioni infondate con altri crimini nella stessa area.