Sono stati eseguiti tre arresti in Calabria per un episodio sconcertante. Un caso di violenza domestica che ha scioccato la comunità è stato finalmente affrontato con l’arresto dei responsabili. Tre membri di una famiglia sono stati posti agli arresti domiciliari dopo essere stati accusati di gravi maltrattamenti nei confronti di un parente disabile. Gli episodi, documentati in un video condiviso sui social a marzo 2024, hanno suscitato indignazione pubblica e sono stati fondamentali per avviare l’indagine.
La denuncia in video e gli arresti in Calabria
Il video, diffuso sui principali social media, mostrava i tre familiari colpire ripetutamente la vittima con violenza, persino utilizzando una cinghia. Le immagini hanno generato una forte reazione da parte degli utenti, alcuni dei quali hanno prontamente segnalato l’episodio ai Carabinieri. Grazie alle prove raccolte, la Procura di Castrovillari, diretta dal procuratore Alessandro D’Alessio, ha coordinato le indagini che hanno portato all’identificazione degli autori del reato.
In un primo momento, il Gip aveva disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e l’applicazione del braccialetto elettronico. Tuttavia, queste misure si sono rivelate insufficienti a garantire la sicurezza della vittima, portando all’emissione di un’ordinanza di arresti domiciliari per i tre indagati.
La condizione della vittima: denutrizione e abbandono
Quando i Carabinieri hanno scoperto la situazione, la vittima viveva in condizioni di disagio estremo. Era visibilmente denutrita e abbandonata, priva di cure adeguate, e subiva ciclicamente violenze fisiche. Inoltre, le indagini hanno rivelato che i familiari le sottraevano sistematicamente la pensione di invalidità, aggravando ulteriormente la sua situazione.
Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e alla collaborazione della comunità, la vittima è stata trasferita in una struttura protetta. Qui, ha ricevuto le cure necessarie, riacquistando una condizione fisica adeguata e la serenità di vivere.