«Se “il diritto è l’insieme delle condizioni che permettono alla libertà di ciascuno di conformarsi alla libertà di tutti” analogamente lo è anche la buona politica. La politica è fatta di giusti equilibri e moderate analisi, se non sconfinano in faziose considerazioni, frutto di inadeguatezze culturali, che spesso si palesano con interventi illogici e privi di fondamento tecnico e politico. Si assiste quotidianamente a tentativi fantasiosi di screditare il lavoro di questa amministrazione, che, seppur con le dovute differenziazioni, sta muovendo i primi passi verso un modo nuovo di fare politica attiva e partecipativa».
Così Sergio Barbuto, capogruppo consiliare di Liberamente Progressisti Avs al Comune di Vibo Valentia.
L’emergenza idrica affrontata in maniera condivisa
A giudizio di quest’ultimo, la prova del cambio di passo nel modo di fare e di intendere la politica appare del tutto «evidente nel recente consiglio comunale aperto, caratterizzato – si fa notare – da un’accesa dialettica nonché da una copiosa partecipazione dei cittadini che, aspettando questa possibilità da diverso tempo, hanno manifestato le loro istanze. Ricordiamo infatti, come, il problema acqua, nelle sue svariate problematiche, non è mai stato affrontato in forma condivisa, né risolto, dalle passate amministrazioni».
La catena dell’acqua dall’Alaco alla città, «frutto di situazioni mal gestite»
Tralasciando per il momento «le competenze su invaso, rete, potabilizzatori e quant’altro, (tema peraltro avanzato ed approfondito più volte in consiglio regionale da Antonio Lo Schiavo)», a Barbuto «preme sottolineare che tutta la catena dell’acqua dall’Alaco alla città, è frutto di perpetrate situazioni mal gestite e mai prese nella giusta direzione. Emerge un sensibile spartiacque tra chi ha deciso di andare incontro alle richieste dei cittadini, come l’amministrazione Romeo, e chi, al contrario, non si è occupato e non si occupa come dovrebbe, di ascoltare e risolvere problemi che si trascinano da decenni in questo territorio».
Siamo di fronte a un nuovo inizio che va «nella giusta direzione»
L’argomento acqua, «nella sua complessità, sembra insormontabile, ma – spiega il capogruppo – , in riferimento all’ultimo consiglio aperto, siamo di fronte ad un nuovo inizio che procede verso la giusta direzione. Coinvolgiamo nel processo decisionale chi ha a cuore questo territorio, raccogliendo le migliori soluzioni e distanziandoci dai ciarlatani e millantatori che non mancano e credono di poter continuare a mentire, pensando che si possa proseguire indisturbati a distruggere la nostra città, incuranti dei veri problemi. Le diverse sensibilità che compongono la maggioranza e che mantengono le proprie provenienze e peculiarità, si sono trovate in un percorso lineare che vede un’unica prospettiva sociale e politica».
Necessario uno sforo ulteriore
Infine, a giudizio del consigliere di maggioranza, «è innegabile che alcuni ambiti debbano essere messi a terra dal nulla, ma è anche vero che, bisogna impegnarsi in uno sforzo ulteriore per superare senza traumi, la visione di città che questa area progressista ha a cuore».