Si sta imponendo a suon di palleggi precisi, intelligenza tattica e capacità tecniche. Parliamo del giovane palleggiatore Stefano Bisotto da Cuneo, che sta confermando quanto di buono avevano visto nelle sue qualità coach Piccioni e il ds Defina. Per il giocatore, approdato questa stagione a Vibo, 18 punti in 14 gare, ma al di là del mero score numerico, quel che più conta è che Bisotto si è integrato perfettamente nei meccanismi di squadra, facendo girare bene tutti gli effettivi in campo. Ovviamente, considerata la giovane età, sono ancora tanti i margini di miglioramento del giovane piemontese, col quale questa settimana facciamo il punto della situazione, compresa la prossima trasferta di Bronte…
Allora Stefano, contro Fiumefreddo ottima vostra prestazione: in casa avete trovato rendimento e qualità?
«Sì, al PalaValentia stiamo disputando un gran campionato, con prestazioni di alto livello e quella con Fiumefreddo ne è stata la dimostrazione. Cosa che abbiamo fatto anche nelle altre vittorie interne».
Qualche problema invece c’è fuori casa: a tuo parere cosa non ha funzionato finora?
«Purtroppo in trasferta non riusciamo ad esprimere lo stesso livello di gioco che mostriamo in casa. Ritengo che si tratti di un blocco mentale, che ci portiamo dalla prima partita di campionato, e che ci impedisce di fare il nostro gioco portandoci a sbagliare tanto. Ovviamente tralasciamo quella vittoriosa con la Gupe, l’unica in cui abbiamo ben figurato».
E domenica avrete la possibilità di riscattarvi, anche se a Bronte non sarà semplice, che gara vi aspetta?
«Sicuramente sarà un match difficile, l’avversario è di alto livello e la palestra non è delle migliori. Noi però ce la metteremo tutta, per cercare di ottenere punti importanti per la classifica. Prima o poi ci dovremo sbloccare».
Il torneo ha iniziato la sua fase discendente: potete scalare la classifica o dovrete accontentarvi di navigare nelle zone centrali?
«La classifica è corta perché siamo tante squadre a pochi punti di distanza. Penso quindi che sia ancora tutto aperto. La nostra intenzione è quella di fare più punti possibili e cercare di scalare ancora qualche posto in classifica».
Che valutazione dai di questo torneo di B: era come te lo aspettavi?
«Prevedevo un livello di campionato alto e così è stato. La cosa che non mi aspettavo invece, è che a questo punto del torneo fossimo così tante squadre ravvicinate nel punteggio in classifica. Ciò dà la possibilità con qualche vittoria di fila di salire in graduatoria».
A livello personale quanto ti sta servendo questa esperienza lontano da casa e perché?
«Inutile dire che si tratta di un’esperienza molto formativa per me, perché mi sta insegnando a essere più indipendente e autonomo in molti aspetti della vita quotidiana. Anche per quanto riguarda la pallavolo in sé, scoprire nuovi metodi di allenamento e di gioco mi sta aiutando a crescere tanto sul piano tecnico».
