Il futuro della mobilità in Calabria prende forma con il nuovo tratto della Statale 106 Sibari-Rossano, un’opera infrastrutturale attesa da tempo e finalmente pronta a trasformarsi in realtà. Il bando pubblicato nei giorni scorsi rivela numeri da capogiro: 28 viadotti, 9 svincoli e una galleria artificiale lunga oltre un chilometro. Un progetto ambizioso che punta a rivoluzionare la viabilità della fascia ionica calabrese.
Inizio lavori nel 2026: un cantiere epocale
L’avvio dei cantieri è previsto per i primi mesi del 2026, segnando l’inizio di un’opera che non solo migliorerà i collegamenti stradali ma avrà anche un impatto economico e sociale considerevole per l’intero territorio. La nuova Statale 106 promette di essere non solo una strada, ma un motore di sviluppo per la Calabria.
Oltre agli aspetti tecnici e infrastrutturali, la vera rivoluzione è sul fronte occupazionale. Secondo quanto dichiarato dalle sigle sindacali, il cantiere impiegherà più di mille lavoratori per un arco temporale che si estenderà per almeno cinque anni. L’investimento per la sola manodopera si aggira attorno ai 140 milioni di euro.
Le figure professionali richieste
La realizzazione del tratto Sibari-Rossano richiederà manodopera altamente specializzata. Le figure professionali più richieste includono: carpentieri, saldatori, escavatoristi, camionisti, gruisti, capi squadra e capi cantiere, geometri, ingegneri, geologi, avvocati e personale amministrativo Un ventaglio ampio di competenze che rappresenta una vera e propria chiamata alle armi per il settore edile e tecnico del Sud Italia.
Un’Opportunità da Cogliere per il Mezzogiorno
Molti dei profili richiesti, purtroppo, scarseggiano nelle aree interessate, ma questa potrebbe essere l’occasione per invertire la tendenza e valorizzare il capitale umano locale. Il settore deve farsi trovare pronto, sia in termini di formazione che di organizzazione, per rispondere alle esigenze di un cantiere di tale portata.