Questa è la storia professionale di una donna dalle idee chiare. Ordinata e scientifica nella narrazione: in venticinque anni ha vissuto esperienze importanti e internazionali. Marta Imeneo dà l’impressione di essere una persona decisamente affidabile, sicura, tenace e indipendente. È una imprenditrice in Georgia, nata e cresciuta a Monza, donna di business, vive a Tbilisi. Il padre, invece, è originario di Vibo Marina. Si è laureata con lode in Olanda, a Rotterdam, lavorando contemporaneamente agli studi, perché desiderosa di crescere, formarsi, imparare.
È entrata alla Tesla come project coordinator. Occupazione prestigiosa che ha lasciato, quando le si è presentata l’opportunità di investire nel settore viticolo, diventando una imprenditrice a tutto campo. È segretaria della Camera di Commercio georgiana, che ha fondato, insieme ad altri imprenditori. Possiede un eloquio ottimista, dal quale si percepiscono determinazione, laboriosità, pragmatismo e soprattutto, una grande flessibilità. Marta ha conservato un rapporto intimo con Vibo Marina, la città del padre, delle estati e delle «prime esperienze di indipendenza». Ci ha raccontato la sua storia.
La storia di Marta Imeneo
«Sono nata e cresciuta a Monza – racconta Marta – ho fatto il liceo scientifico. All’Università sono andata in Olanda, era il 2019, mi ispirava: hanno un sistema scolastico avanzato e ho pensato che fosse adatta ai miei obiettivi. Desideravo operare nel mondo del business. Ho lavorato per tutto il periodo universitario, avrò fatto cinque, sei esperienze in aziende, startup, anche gratuitamente, mi sono servite tanto. Sono arrivata alla laurea già formata. E proprio durante il mio percorso accademico, ho fatto uno stage alla Tesla come project coordinator. Successivamente, mi hanno proposto un tempo pieno e così è iniziato la mia carriera. In Olanda se hai voglia di fare, trovi terreno fertile. Al mio primo anno di università a Rotterdam avevo fondato una azienda, che offriva servizi per le case degli studenti. La mia carriera è stata una reazione a catena, un crescendo. Quando ho fatto lo stage alla Tesla, una delle aziende dove è più difficile entrare, c’erano millecinquecento domande e siamo stati selezionati in due. Una occupazione che mi piaceva, la più bella che si potesse desiderare».
L’avventura in Georgia
La storia di Marta Imeneo è sorprendente: non si è fermata alla Tesla, ma si è imbarcata in una avventura professionale nuova e grande, ne parla con rigore ed entusiasmo.
«A Parigi, dove mi trovavo per un soggiorno, ho conosciuto due ragazze e mi si è profilata l’opportunità di gestire un investimento, per conto di un investitore americano, in Georgia. Ecco perché sono qua da due anni e arriverà presto il nostro primo vino, che poi esporteremo in tutto il mondo. Abbiamo un vitigno di venti ettari, sono varietà georgiane. Ho preferito fare questo passo, per gestire una azienda mia. La settimana si divide tra la gestione dell’azienda e gli impegni alla Camera di Commercio. Due mesi fa, insieme ad altri imprenditori georgiani e italiani, abbiamo fondato una Camera di Commercio, dove sono segretaria generale. Gli ultimi due anni sono stati l’equivalente di dieci. Un passo notevole, anche per la distanza, le condizioni geopolitiche: la Georgia è vicina a stati in guerra. È un paese, tuttavia, interessante, anche da un punto di vista culturale».
Un futuro ad occhi aperti
Marta tornerebbe In Italia, anche per investire: «Tra qualche anno potrei decidere di rientrare, per vendere all’Italia servizi e prodotti che ancora non ha. Mi piacerebbe vivere nell’Italia centrale, per avere accesso in tutta la penisola». In Calabria Marta generalmente si riaffaccia d’estate: «Per i primi quindici anni della mia vita, i miei amici più stretti sono stati giù, ci trascorrevo una stagione intera. Facevamo la passeggiata di sera, giravamo con le bici. Le prime esperienze di indipendenza sono state a Vibo Marina».
Concludiamo l’intervista riflettendo sul sistema formativo italiano, soprattutto accademico, il quale, spesso, tende ad isolare i ragazzi dal mondo. È un universo chiuso, quando dovrebbe essere aperto, come un porto di mare. La storia di Marta Imeneo è uno stimolo a vivere, senza paure e inibizioni.