«Un momento di confronto ricco di spunti e riflessioni si è tenuto presso la sede del Rotary International Club Di Tropea, dove è intervenuto Marco Furchi, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, per discutere delle grandi sfide e delle prospettive che segneranno il futuro dell’agricoltura mondiale», come si apprende da un comunicato dell’associazione.
Dazi, accordi internazionali e reciprocità
«Durante l’incontro, Furchi ha offerto una disamina puntuale su temi centrali come il problema dei dazi e le implicazioni degli accordi internazionali come il Mercosur, evidenziando l’impegno di Coldiretti nel promuovere il principio di reciprocità, affinché i prodotti importati rispettino gli stessi standard qualitativi e ambientali richiesti agli agricoltori italiani», si legge nella nota.

Dieta mediterranea, made in Italy e nuova Pac
«Al centro del dibattito anche il valore della dieta mediterranea e la centralità del made in Italy come patrimonio culturale ed economico da difendere, insieme all’importanza che la nuova Pac (Politica Agricola Comune) venga destinata solo a chi è realmente impegnato nell’attività agricola», precisa il comunicato.
«Furchi ha inoltre sottolineato la necessità di fare rete e cooperare in territori come quello vibonese, ricco di eccellenze agroalimentari ma caratterizzato da produzioni frammentate e in quantità limitate. Una sfida che può diventare opportunità, attraverso sinergie capaci di valorizzare il lavoro dei piccoli produttori locali», sottolinea la nota.

Scambio di doni tra Rotary Club e Coldiretti
Si avvia verso la conclusione il comunicato informando che «l’incontro è terminato con un simbolico scambio di doni tra il presidente del Rotary Club Tropea, Giuseppe Romeo, che ha consegnato a Coldiretti il bollettino ufficiale dei lavori 2023/2024, e Marco Furchi, che ha omaggiato il club con una bandiera di Coldiretti accompagnata da una dedica speciale per l’attenzione mostrata verso questi temi cruciali.
Un’iniziativa – si legge infine – che testimonia quanto sia importante il dialogo tra mondi diversi ma complementari, uniti dalla volontà di costruire un futuro sostenibile, equo e attento al territorio».