«Leggo sulla stampa una nervosa replica da parte del sindaco Romeo, in riscontro alle mie considerazioni relative alla problematica ambientale che interessa Bivona e che deriva dallo sversamento in mare dei torrenti Sant’Anna ed Antonucci»: inizia così la nota di Francesco Fusca, responsabile organizzativo cittadino Unione di centro, in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, sulla questione ambientale di Bivona.
Fusca prosegue: «In particolare il sindaco considera infondate le critiche al suo operato, dichiarando il suo costante impegno per la risoluzione della problematica in questione; non solo, il primo cittadino si spinge fino a dichiarare destituita di fondamento la proposta soluzione della chiusura del torrente Sant’Anna, considerandola impossibile da realizzare sotto il profilo tecnico».
«Senza volere scadere nelle polemiche inutili – afferma Fusca nella nota – sento però il dovere di intervenire per salvaguardare la credibilità non soltanto dello scrivente ma anche del partito che rappresento, l’Udc».

L’impegno del sindaco? «Smentito dai fatti»
«In primo luogo – sottolinea il responsabile Udc – evidenzio come l’asserito impegno del sindaco, profuso a suo dire nei riguardi del torrente Sant’Anna, viene smentito dai fatti, per ricostruire i quali basta rispolverare tutti gli articoli di stampa che hanno fotografato la situazione dell’estate scorsa, e si ha il riscontro documentale in ordine alla totale compromissione della stagione estiva passata, proprio a causa degli sversamenti del Sant’Anna. Tali sversamenti sono proseguiti anche durante il mese di agosto e sono proseguiti durante tutto l’inverno dell’anno in corso, con conseguente compromissione dell’ecosistema, che non può essere rimossa a ridosso di una nuova stagione che già parte con i limiti legati alla evidente trascuratezza dell’amministrazione, inerte sul punto per un intero anno.
Ad oggi – prosegue Fusca – nonostante gli impegni assunti in consiglio comunale, il sindaco è ancora fermo alle parole, perché non soltanto ad oggi nulla si è concretizzato, ma (soprattutto per sua stessa ammissione) l’amministrazione non sarà in grado di proporre neppure per questa stagione alcuna soluzione definitiva e strutturale, ma solo interventi provvisori diretti a convogliare temporaneamente le acque reflue senza intervenire sulla prevenzione degli scarichi abusivi.
Del resto – aggiunge – a conferma di quanto sopra, domando al sindaco pubblicamente se permane il divieto di balneazione nell’area circostante al torrente Sant’Anna, perché basterebbe una risposta affermativa in tal senso per avvalorare l’idea di un’amministrazione che, invece di risolvere in modo concreto i problemi, rimane ferma agli slogan della campagna elettorale».

“Chiudere” il torrente Sant’Anna
«Quanto infine all’aspetto relativo alla chiusura del torrente Sant’Anna – spiega Fusca nella nota – rammento al sindaco che tale concetto è stato mutuato dallo scrivente direttamente dalle parole espresse, in riferimento alla problematica in questione, dal professor Silvio Greco, la cui fama e competenza nel settore precede sicuramente quella del primo cittadino. È di tutta evidenza, infatti, che per “chiusura del torrente” non si intende la costruzione di un’opera muraria diretta ad eliminare il letto del torrente stesso, ma ci si riferisce all’attività di collettamento strutturale verso un depuratore che impedisce alla foce del torrente di potere sversare in mare i liquami. In tal senso, ci dice la scienza, il torrente può definirsi “chiuso”.
Tutto ciò premesso – conclude Francesco Fusca – invito il sindaco a non assumere un comportamento rancoroso e polemico nei riguardi dei partiti di opposizione, soprattutto quando l’obiettivo non è la polemica ma la risoluzione concreta dei problemi che incidono sulla vita quotidiana di tutti i cittadini».