«In Calabria si registrano già un aumento degli infortuni mortali rispetto allo stesso periodo del 2024 e un aumento delle malattie professionali. Aumenta il lavoro povero e precario, che non consente alle persone di vivere dignitosamente. Dati impietosi, che richiedono un energico intervento da parte di chi possiede ruoli di responsabilità ai vari livelli. In tal senso l’impegno del Partito democratico, per come deciso nella direzione nazionale, a sostenere i cinque SI ai referendum del prossimo 8 e 9 giugno, punta a sollecitare una forte partecipazione al voto per cambiare delle leggi sbagliate, contrastare il lavoro precario, aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro e diminuire i tempi per la richiesta di cittadinanza».
Questo è quanto si legge in una nota a firma del consigliere regionale Raffaele Mammoliti.
Il ruolo del voto dei cittadini
«Martedì 3 giugno alle 17.30 a Taverna ci sarà una manifestazione pubblica, con militanti e dirigenti, amministratori, il sindaco Sebastiano Tarantino, il segretario generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta e il segretario regionale del Pd Nicola Irto», come annunciato nel comunicato.
«La partecipazione al voto dei cittadini elettori – sottolinea Mammoliti – è decisiva per diventare protagonisti diretti dell’immediato cambiamento delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone. Sostenere le ragioni del SI significa garantire il reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente nel posto di lavoro, garantire contratti stabili, maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, accorciare i tempi previsti per la richiesta di cittadinanza di persone che vivono, lavorano e studiano nel nostro Paese».

L’importanza delle tutele e dei diritti
«Infine – riporta un passaggio della nota – vorrei evidenziare che nell’ultimo consiglio regionale avevo chiesto al presidente di Regione e del Consiglio di sapere se eserciteranno il diritto-dovere del voto previsto dalla nostra Costituzione. Rafforzare il prestigio e l’autorevolezza delle istituzioni significa anche assumersi la responsabilità di fronte a scelte decisive ed importanti per rafforzare i diritti, il lavoro e la dignità delle persone in Calabria e nel Paese. Non ho chiesto cosa voteranno, ma semplicemente se si recheranno alle urne, e i cittadini calabresi hanno il diritto di saperlo. Credo sia un dovere etico, istituzionale e politico per chi riveste ruoli di governo e responsabilità ai massimi livelli istituzionali della nostra regione.
Ricostruire, rafforzandolo ed estendendolo, l’impianto delle tutele e dei diritti in Calabria – conclude il comunicato – è essenziale per la crescita civile,culturale e sociale dei territori e dell’intera regione».