“Si ami chi può” è un romanzo intriso di umanismo, l’esegesi dell’uomo di strada, di colui che ama e scappa, nasconde il vissuto, ha paura, ma trova il coraggio e ha dentro la forza di risolversi.
Lo suggerisce anche il titolo: tutti possiamo amare, ma il come è dato da una serie nutrita di fattori, a partire dal nostro embrione relazionale, da come ci hanno insegnato a trattarci e a interpretare il tempo. Un libro che svela gli intercapedini emotivi, i fili sentimentali, le dinamiche familiari, spesso quotidianamente bugiarde, omertose, pavide.
Una storia condita da un filo di malinconia, come ha raccontato l’autore, Filippo Roma, ma che svela un grande ottimismo e una profonda fiducia nella vita. Perché siamo sempre in tempo per sbrogliare la matassa gaddiana.
Evento partecipato
A Zungri la presentazione di “Si ami chi può” lo scorso 7 giugno, organizzata dall’associazione Valentia con la collaborazione dell’amministrazione comunale per “Valentia in Festa” è stata partecipata. Una lunga e profonda chiacchierata con l’autore, Filippo Roma, giornalista, volto noto della trasmissione Le Iene, per penetrare con maturità e leggerezza una storia che ha scritto di getto, partendo da Anita e Lorenzo, una madre e un figlio.
Ha moderato l’evento Rosanna Pontoriero. A porgere i saluti istituzionali il sindaco di Zungri, Serafino Fiamingo e la consigliera con delega alla cultura, Monica Teodoro, che ha allestito l’evento con diligenza. Intervenuti, nel corso della serata, con zelo: il presidente di Valentia, Anthony Lo Bianco; il presidente della Biblioteca Calabrese di Soriano, Salatore Inzillo; il presidente della provincia, Corrado L’Andolina; il medico chirurgo, Francesco Naccari; la psicologa, Giovanna Iannello.
Una trama umana e passionale
Una discussione appassionata e per niente retorica, perché un buon libro ha la capacità di varcare tante soglie. Si è parlato di dialettica genitoriale, di maternità demistificata, di libertà, di dinamiche che gravitano intorno ai rapporti di coppia, della malattia, che nella trama diventa il pretesto per una coraggiosa catarsi, una redenzione e ripulitura esistenziale. Insomma, una storia che sa di umano, troppo umano e che ha il sapore dei romanzi di formazione: in poco tempo succedono tante cose e di colpo di scena in colpo di scena, i personaggi si spogliano, cambiano pelle, maturano, si sviluppano, tirano fuori il meglio, ammettendo il peggio.
Un libro che epiloga con potenza, maturità e la consapevolezza che l’amore non si lottizza e né si può trattenere.