La notizia dell’indagine per corruzione che coinvolge il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, continua a suscitare reazioni dal mondo politico calabrese e nazionale. Tra le più sentite, quella del subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà, che ha espresso piena solidarietà al governatore, sottolineandone la trasparenza e l’integrità morale.
Daffinà si dice «esterrefatto» e parla di «giustizia ad orologeria»
«Mi lascia esterrefatto e ovviamente incredulo la notizia che il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, possa essere semplicemente coinvolto in una qualsivoglia inchiesta giudiziaria, seppur ancora nella fase preliminare. Solo chi, come me, è legato a lui da un’amicizia ventennale, può sapere con quale attenzione, lungi da ogni dubbio e da ogni incertezza, conduca la propria azione politica, il nostro presidente che, ne siamo certi, continuerà a guidare la Regione anche nel prossimo quinquennio. – afferma Daffinà – Roberto Occhiuto è figura di una trasparenza specchiata e di una moralità indiscussa. Certo, l’operato della magistratura va rispettato e così faremo tutti, in religioso silenzio, in attesa che si chiarisca quanto prima una situazione tesa, purtroppo, a riportarci indietro nel tempo anche se nessuno può e vuole credere all’onta di una giustizia ad orologeria».
Nella sua nota, Daffinà aggiunge: «Esprimo pubblicamente la mia vicinanza e il mio personale sostegno non solo al governatore ma all’amico Roberto Occhiuto. Conoscendolo, so quanto egli stia soffrendo per una vicenda che, indubbiamente, lo tocca nel profondo e rischia di minare dalle fondamenta quel lavoro straordinario di crescita che il governatore sta facendo per la Calabria. Lavoro che dovrà proseguire per evitare di ricadere nel baratro di quell’arretratezza socio-economica che solo la sua visione e la sua decisione nell’assumere decisioni e scrivere atti può superare».
«La verità verrà a galla»
«Non sarei sincero se non dicessi che stiamo tutti con il fiato sospeso. Prima ancora che per il governatore, per un uomo che dell’integrità morale ha fatto una ragione di vita, sia in campo professionale che, ovviamente, in politica. Forza, Roberto, la verità verrà a galla dopo che la Procura avrà controllato tutto ciò che ti riguarda, come tu stesso saggiamente, ieri hai suggerito ai magistrati che si stanno occupando del tuo caso».