«A Vibo Marina e Bivona è già emergenza mare sporco. Acqua torbida, chiazze galleggianti, odori nauseanti. A metà giugno ci ritroviamo, ancora una volta, con una costa inaccettabile per una città che dovrebbe vivere di turismo, accoglienza e decoro. Tra le cause principali c’è il fosso Sant’Anna, un canale di scolo che sverserebbe nel mare di Bivona liquami, senza alcun controllo visibile e senza alcuna trasparenza. E mentre questo fosso si trasforma in una fogna a cielo aperto, dal Palazzo municipale tutto tace».
Duro, durissimo affondo dei consiglieri del gruppo consiliare di opposizione “Cuore Vibonese” al Comune di Vibo Valentia Giuseppe Cutrullà, Danilo Tucci, Giuseppe Russo e Giuseppe Calabrese.
«Romeo rompa il silenzio»
«Chiediamo al sindaco Enzo Romeo – tuonano i rappresentanti della minoranza consiliare – di rompere il silenzio e di chiedere ad Arpacal di effettuare le necessarie analisi alla foce del Sant’Anna. È inaccettabile che la città non sappia cosa venga scaricato in mare, mentre migliaia di persone si preparano a frequentare le nostre spiagge. Se non ci sono analisi, se non ci sono controlli, se non c’è un piano di intervento, il sindaco lo dica chiaramente: ci assumeremo noi l’onere di portare la verità davanti ai cittadini e, se necessario, davanti alle autorità competenti».
Ecco cosa viene chiesto al sindaco
Nel frattempo, i consiglieri chiedono «la bonifica urgente del fosso Sant’Anna, con un monitoraggio continuo delle acque sversate in mare; controlli quotidiani sulla balneabilità, pubblici e accessibili a tutti; un piano straordinario d’azione, perché Vibo Marina e Bivona non possono essere abbandonate per l’ennesima estate. La pazienza è finita. Il mare è un bene comune e un indicatore dello stato civile di un territorio. E oggi, purtroppo, dice che a Vibo manca tutto: programmazione, controllo, responsabilità politica», questa la conclusione del gruppo di opposizione