«Ho accolto con piacere la presentazione del nuovo progetto della Regione Calabria dal titolo “Discutiamone a scuola”, che ha l’obiettivo di inserire all’interno delle scuole calabresi, a partire dal prossimo anno scolastico, oltre 40 psicologi che si occuperanno dello sportello psicologico».
Così il consigliere regionale Ernesto Alecci (Partito democratico) in una nota stampa, che continua: «Una iniziativa che risponde a un’esigenza sempre più sentita tra i nostri giovani e che certamente potrà aiutarli ad affrontare meglio le dinamiche relative alla crescita e alla maturità».
Alecci sostiene che l’iniziativa, pur da lui apprezzata, riprende una sua precedente proposta: «Non a caso, infatti, oltre un anno e mezzo fa (ma saranno di fatto due quando il progetto diventerà operativo) avevo presentato in consiglio regionale una proposta di legge che prevedeva l’istituzionalizzazione in tutte le scuole calabresi della figura dello psicologo, con un adeguamento del servizio scolastico calabrese agli standard europei».
Nell’ottobre del 2023, all’indomani della presentazione della proposta «riportata da numerose testate regionali», Alecci aveva «già evidenziato come essa non avesse certo la pretesa di essere esaustiva, rappresentando però un testo preliminare per indirizzare una discussione tra tutti gli attori e i destinatari del nuovo servizio. Un primo passo importante per individuare e combattere il diffondersi del disagio giovanile, del bullismo e del ciberbullismo, della dispersione scolastica, dei disturbi dell’apprendimento, delle dipendenze patologiche, etc.».

«Non mi interessa la primogenitura, ma il benessere dei calabresi»
«Oggi, così come avvenuto per altre mie proposte e altre proposte del Partito democratico – si legge ancora – la giunta legge, prende appunti e nel giro di qualche mese o anno ne rielabora i contenuti presentando in pompa magna un “nuovo” progetto, una “nuova” delibera, una “nuova” proposta di legge».
Alecci chiarisce le sue priorità: «In questo, come negli altri casi, a me non interessa avere una tacca in più sul Bollettino Ufficiale della Regione o fare a spallate per una primogenitura. Come ho sempre detto e fatto, il mio interesse primario è migliorare le condizioni di vita dei calabresi, e questo progetto lo farà». Conclude con un auspicio: «Per questo motivo, però, auspico che in futuro, là dove giungano dai banchi dell’opposizione proposte utili e significative, queste non vengano “insabbiate”, ma possano avere invece, in commissione o in consiglio regionale, l’attenzione e l’iter di approvazione che meritano».