Una domenica da dimenticare per decine di viaggiatori italiani: il volo Ryanair FR1437 da Lamezia Terme a Milano ha registrato un ritardo di oltre 10 ore, lasciando i passeggeri bloccati all’interno dell’aeroporto calabrese per tutta la giornata di domenica 22 giugno.
Volo previsto alle 13:30, atterraggio dopo l’una di notte
Il volo era inizialmente programmato per le ore 13:30, ma l’effettivo decollo è avvenuto solo in tarda serata, con atterraggio a Milano alle 01:34 del giorno successivo. I passeggeri hanno vissuto ore di attesa snervante, spesso senza informazioni chiare, assistenza adeguata o aggiornamenti precisi da parte della compagnia aerea. Molti di loro viaggiavano per motivi di lavoro, salute o svago, rendendo il ritardo ancora più pesante dal punto di vista personale ed economico.
Niente maltempo: il disservizio sembrerebbe causato dalla compagnia
Stando alle prime ricostruzioni, non si registravano condizioni meteo avverse né altri eventi eccezionali come il bird strike (impatto con volatili), frequentemente alla base di ritardi legittimi. Le condizioni atmosferiche lungo la tratta Lamezia-Milano erano buone per tutta la giornata. Questo dettaglio è fondamentale per attivare il diritto al risarcimento previsto dal Regolamento UE 261/2004, che tutela i passeggeri in caso di ritardi superiori alle 3 ore non causati da circostanze eccezionali.
Ritardo sul volo Lamezia-Milano: rimborso fino a 250 euro
Secondo quanto stabilito dalla normativa europea vigente, i passeggeri del volo FR1437 potrebbero avere diritto a una compensazione pecuniaria di 250 euro a persona, qualora si confermi che il ritardo sia stato causato da una responsabilità diretta della compagnia Ryanair.























