Il percorso del pittore e scultore Modesto Furchì Schiariti si va ad arricchire di un ulteriore riconoscimento. L’artista, residente a Roma ed originario della comunità di Santa Domenica di Ricadi, ha partecipato al Concorso nazionale di poesia e di pittura “On. Nino Pino Balotta” – “La voce ai poeti”, svoltosi di recente a Barcellona Pozzo di Gotto e precisamente presso l’Auditorium comunale del parco urbano “Maggiore Giuseppe La Rosa”. Giunto alla sua seconda edizione, l’evento ha registrato la partecipazione di diversi poeti e pittori, ma anche gli interventi del sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Pinuccio Calabrò e dell’assessore alla cultura Angelita Pino. Modesto Furchì Schiariti, famoso anche per essere uno straordinario acquarellista, ha ricevuto la menzione di merito per l’opera “Metamorfosi”.
L’opera “Metamorfosi” descritta direttamente dall’autore
Parlando con gioia di questa nuova creazione artistica, Modesto Furchì Schiariti dichiara: «Si tratta di un acquarello che è un omaggio alla bellezza della donna e anche alla sua forte emancipazione, è un viaggio dentro una stanza dove la donna è messa in primo piano. Nel caso specifico, prendendo spunto dal titolo, tutto è raccontato dalla vita di una farfalla che nel suo breve percorso vitale subisce profonde trasformazioni».
Le parole di elogio dello scrittore e poeta Biagio Fichera
In relazione a questo nuovo riconoscimento, parole e riflessioni di elogio sono arrivate anche da parte di Biagio Fichera, scrittore e poeta di Acireale. Quest’ultimo, esprimendo tanta stima ed apprezzamenti per il maestro Modesto Furchì Schiariti, ha scritto «Mi sono sempre chiesto, fin dove arriva l’anima di Modesto Furchì. Ebbene, oggi, riflettendo sui suoi lavori, ho cercato di individuare e scoprire tutto ciò che lui vuole descrivere nei suoi disegni che rappresentano spesso più persone. Nella sua fantasia, trabocca l’amore, la familiarità, l’unione, l’amicizia, i segni del silenzio e, perché no, in alcuni lavori, traspare anche uno sguardo di rassegnazione, sempre velato da uno stile personale e questa comunione, inconsciamente, va a superare ogni sensazione umana; mentre, nelle diverse immagini di Cristo, così realistiche, realizzate con diverse tecniche, emerge un tale pathos, che sembrano parlanti».
«I soggetti creati da Modesto Furchì – prosegue Biagio Fichera – sono intensi di cristianità; l’artista, ci presenta la sofferenza umana e, attraverso i suoi tratti grafici, unisce l’amore per la vita e, nello stesso tempo, l’incomprensione di essa da parte dell’uomo che cerca di sfuggire ad una realtà spesso tumultuosa. Nelle varie opere realizzate ad acquerello, c’è sempre quell’armonia di colori, spesse volte quasi eteree con sfumature che lasciano intravedere immagini sopra immagini, creando fusione in un unico pensiero. Modesto è anche scultore e, nell’intreccio delle forme, emergono le figure palpabili che ci danno l’impressione di essere vive. Questo è l’artista Modesto Furchì Schiariti che io, come tanti, seguo da oltre trentacinque anni. Oggi posso dichiarare – conclude Fichera – che alcune immagini delle sue opere, hanno dato lustro alle copertine dei miei libri».
