A seguito del disperato appello di Chiara Calamita, madre di una tenera bambina disabile, qualcosa si è mosso nella Baia di Riaci. Proprio pochi giorni fa, infatti, questa giovane mamma ha lanciato un disperato appello via social, segnalando la mancata presenza di una passerella adatta ai soggetti disabili, ma anche l’assenza di una sedia job.
Un aspetto, il seguente, non trascurabile e che è connesso al diritto alla mobilità di queste persone. In tal, senso, Chiara si trovava a dover portare sempre in braccio la piccola, trovando soltanto un piccolissimo tappetino che non era assolutamente adatto per l’accesso in spiaggia. Le tante condivisioni via social, al contempo, hanno contribuito a diffondere in maniera virale il grido di aiuto di Chiara e, proprio nella giornata di ieri, qualcosa si è mosso. Scendendo ieri mattina in spiaggia a Riaci, Chiara e sua figlia hanno trovato un positivo segnale da parte del Comune di Ricadi, notando subito la presenza di una sedia job e di una passerella totalmente nuova e più lunga. Un’azione necessaria che consentirà alla bambina, e a tante altre persone con disabilità, di poter godere a pieno della spiaggia di Riaci e dei colori del mare.
Le parole della mamma dopo l’intervento a sorpresa del Comune
Dopo aver appurato, a sorpresa, l’intervento del Comune di Ricadi, Chiara Calamita dichiara: «I social sono un mezzo per farsi sentire, ma mi chiedo perché devono succedere queste cose quando lo si deve fare già a prescindere? Perché si deve arrivare a chiedere aiuto alle testate giornalistiche, quando avrei voluto parlare di mia figlia e del suo mondo piuttosto che urlare per un diritto? Vorrei che non accadesse più. Dobbiamo tutti dare una dignità a mia figlia. Io in primis, e poi chi di dovere. Dico mia figlia, ma intendo tutti coloro i quali sono impossibilitati ad ottenere i propri diritti».