Un’indagine della Guardia di Finanza e della Procura di Catanzaro, scaturita da recenti perquisizioni nella sede della Regione Calabria e nelle abitazioni di persone coinvolte (anche della provincia di Vibo), è destinata ad assumere proporzioni significative. Al centro dell’inchiesta sembrerebbe esserci Antonino Daffinà, subcommissario nazionale alla Depurazione della Regione e stretto collaboratore del presidente Roberto Occhiuto. L’indagine si estende ai contatti di Daffinà con diverse persone finite sotto la lente degli inquirenti.
Indagato Alfonso Grillo, commissario Parco delle Serre
Tra gli indagati figura anche Alfonso Grillo, attuale commissario del Parco delle Serre, al quale è stato sequestrato il telefono cellulare. Grillo, anch’egli esponente di Forza Italia, sarebbe coinvolto nell’indagine a seguito di una telefonata intercettata con Daffinà nei primi mesi di quest’anno. In tale conversazione, Daffinà avrebbe annunciato a Grillo la sua riconferma presso l’ente e, contestualmente, gli avrebbe chiesto «di ricordarsi di quell’incarico». Da qui l’accusa di corruzione mossa ad entrambi dagli investigatori.
Gli sviluppi futuri dell’inchiesta saranno cruciali per delineare il quadro completo delle presunte irregolarità e dei coinvolgimenti all’interno della gestione della depurazione in Calabria e delle nomine regionali.