«Sei milioni di euro di fondi Pnrr destinati al superamento dei ghetti in Calabria potrebbero andare persi». Lo denuncia Caterina Vaiti, segretaria generale Flai Cgil Calabria, e Nicola Rosi, capo dipartimento Pesca Flai Cgil Calabria, che spiegano che «i forti ritardi accumulati posso mandare in cenere il lavoro di anni a tutela di lavoratori troppo spesso sfruttati ed emarginati».
Se i fondi per Rosarno e San Ferdinando, pur uscendo dal Pnrr verranno finanziati dal decreto Caivano Bis, è allarme per i progetti di Taurianova, 3 milioni e mezzo di euro, e Vibo Valentia (due milioni e 400mila euro. Rimane nel Pnrr il progetto di Corigliano-Rossano.
«Non arretreremo di un passo»
«Siamo molto preoccupati – dicono Vaiti e Rosi – ma non arretreremo di un passo affinché i fondi del Pnrr non si perdano, anzi, vengano spesi fino all’ultimo centesimo per le finalità a cui sono stati destinati e i nostri territori non vengano, ancora una volta, trascurati».
Creare piani per superare gli insediamenti abusivi e lo sfruttamento dei lavoratori
Una battaglia quella della Flai condivisa dalla Cgil Calabria. L’obiettivo è importante: creare piani urbani integrati per il superamento degli insediamenti abusivi e combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Il finanziamento è destinato a costruire o ristrutturare alloggi per i lavoratori del settore agricolo eliminando così le infiltrazioni di gruppi criminali.
«Non staremo a guardare», affermano i sindacalisti che rivendicano il lavoro fatto dalla Flai per sbloccare un iter che rischiava di terminare con l’annullamento dell’intera operazione di finanziamento. A livello nazionale sono solo 12 i progetti previsti attualmente e manca quel pezzo di Calabria che necessità di interventi mirati, anche in termini di prevenzione, affinché il lavoro sia sempre più dignitoso.