Indagini chiuse. Sono dunque 11 le persone coinvolte nell’indagine sull’attività amministrativa – presunte irregolarità nell’approvazione del bilancio di previsione 2022/2024 – che ha scosso il Comune di Ricadi. L’inchiesta, avviata un anno fa dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Vibo Valentia, ha visto la conclusione delle indagini preliminari. Tra gli indagati figurano il sindaco Nicola Tripodi, il vicesindaco, assessori, consiglieri comunali e tecnici dell’ente.
L’avvio dell’indagine
L’indagine avrebbe preso il via dalla denuncia di Mirella De Vita, ex responsabile dell’area Economico-finanziaria del Comune. La funzionaria, infatti, non aveva apposto il proprio parere favorevole a una serie di atti deliberati dalla giunta, sollevando dubbi sulla legittimità delle procedure.
Gli indagati
Agli iniziali quattro indagati – il sindaco Nicola Tripodi, il consigliere comunale Daniele Piraino, Vincenzo Calzona, responsabile pro tempore dell’Area tecnica, e Filippo Potenza, segretario comunale – si sono poi aggiunti Domenico Locane, vicesindaco; gli assessori Albino Mollo, Luana Mazzitelli, Francesca Loiacono, e i consiglieri comunali Domenico Tomaselli, Nicola La Sorba e Andrea Soriano. Il nucleo centrale dell’inchiesta riguarda lo schema di bilancio di previsione finanziaria 2022-2024 e la delibera di salvaguardia degli equilibri per il 2022.
Dati non veritieri o artefatti nei documenti contabili
Secondo gli inquirenti, questi documenti contenevano dati non veritieri o artefatti per una cifra complessiva di 4,3 milioni di euro. Tra le presunte anomalie rilevate, l’iscrizione di entrate per 1,66 milioni di euro non adeguatamente giustificate, il mancato riconoscimento di debiti relativi a impianti di depurazione, espropri, e contenziosi legali, per una massa passiva non rappresentata in bilancio pari a 2,68 milioni di euro, la mancanza del visto di regolarità contabile, che secondo la Finanza sarebbe stato falsamente attestato in numerose delibere. Oggetto dell’inchiesta anche l’approvazione di una serie di delibere di giunta (tra marzo e giugno 2022) per le quali, secondo la Procura, sarebbe stato falsamente attestato il parere contabile che per legge deve essere rilasciato dal dirigente finanziario.
Mentre gli indagati stanno ricevendo in queste ore i provvedimenti relativi alla chiusura delle indagini, si apprende che per il pomeriggio di oggi è stata convocata una riunione tra il primo cittadino e i membri della sua amministrazione. L’incontro servirà probabilmente a fare il punto della situazione e a stabilire una linea comune in merito agli sviluppi dell’inchiesta.
L’amministrazione comunale di Ricadi si trova ora a gestire una situazione decisamente delicata, con l’accusa di falso in atto pubblico che coinvolge i vertici politici e tecnici del Comune costiero del Vibonese.






















