Riceviamo e pubblichiamo un intervento di replica da parte dei titolari degli stabilimenti balneari posti sotto sequestro a Baia di Riaci.
A seguito della pubblicazione della vostra testata giornalistica che riguarda il sequestro degli stabilimenti balneari presso la località “Baia di Riaci”, sentiamo la necessità di inviare la presente per esporre e chiarire che la narrazione avvenuta da parte della Guardia di Finanza, non corrisponde pienamente alla realtà dei fatti.
Pertanto abbiamo delle regolari licenze, che riguardano sia il noleggio degli ombrelloni e articoli ricreativi per il mare (itinerante e sul posto al momento) cod Ateco 77.21.09 , sia per la vendita mediante food truck mediante furgoncino adibito a bar (licenza rilasciata dal Comune di Tropea) per questo fatto se mai le autorità in questione ci dovrebbero contestare solo la sanzione amministrativa per la sosta più dell’orario consentito e non per assenza di titoli autorizzativi.
Dunque alleghiamo alla presente i documenti che testimoniano che i terreni in cui erano presenti le attrezzature per svolgere le attività sopra citate si trovano in aree private , con cause di usucapione in corso da anni. Per quanto concerne il nostro parcheggio, lo stesso era compreso nel complessivo del noleggio di un ombrellone che quasi tutti venivano istallati al momento dai nostri operatori gratuitamente.
Vogliamo precisare inoltre che nel mese di maggio dell’anno corrente, il comando dei Carabinieri di Tropea con Polizia locale e Guardia Costiera avevano già avviato il sequestro con le medesime violazioni. Tuttavia successivamente il giudice ha disposto il dissequestro e l’archiviazione del procedimento.
Premettiamo che abbiamo fornito al momento del blitz tutte le documentazioni che stiamo allegando a voi, ma con tutto ciò è stato eseguito il sequestro preventivo.. scriviamo la presente non per sottrarci alle nostre eventuali responsabilità amministrative, ma da fare luce ai fatti come sono realmente, perché noi a Baia di Riaci è da 60 anni che ci siamo e che curiamo il luogo, lavorando sodo e offrendo un servizio pubblico ai turisti.