«Tanto tuonò che piovve. A distanza di mesi di persistenti segnali e di ripetute richieste chiare e responsabili, oggi si concretizza un evento che, pur atteso, rappresenta un momento di profonda riflessione per l’intero consiglio provinciale di Vibo Valentia e per le comunità che esso rappresenta. Il presidente (Corrado L’Andolina, ndr) non è riuscito a ricomporre le fratture interne che hanno minato il funzionamento dell’organo consiliare, provocando un clima di tensione istituzionale e amministrativa che ha richiesto un atto inevitabile».
Lo afferma Teresa Esposito, segretario provinciale del Partito democratico di Vibo Valentia, in riferimento alla dimissioni presentata questa mattina, 14 ottoreb, da parte di ben sette consiglieri provinciali.
«Più volte invitato il presidente alla responsabilità»
«Come Partito democratico – aggiunge l’esponente dem -, avevamo più volte invitato il presidente a un gesto di responsabilità e generosità, ovvero la presentazione delle proprie dimissioni, al fine di garantire una ripresa serena e costruttiva del lavoro politico e amministrativo, a beneficio delle comunità che sono state testimoni inermi di una situazione di stallo ormai insostenibile».
Scioglimento se non viene garantito il normale funzionamento istituzionale
Le dimissioni – spiega la esposito -, «una volta formalmente comunicate, producono efficacia immediata e irrevocabile come previsto dalla normativa vigente in assenza di specifiche discipline statutarie o regolamentari locali (pareri del Ministero dell’Interno). Tale passaggio segna l’avvio delle procedure di legge per la gestione della fase successiva, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) e dalle disposizioni riguardanti lo scioglimento e la sospensione degli organi provinciali in caso di impossibilità di garantire il normale funzionamento istituzionale».
A giudizio dell’interessata, permane tuttavia «un sentimento di rammarico che si accompagna all’incompletezza della normativa elettorale tuttora esaminata dalle commissioni competenti, che dovrebbe restituire ai cittadini la piena libertà di scelta e la fiducia nella rappresentanza democratica, oggi messa duramente alla prova. In questo contesto, desideriamo esprimere il nostro sentito e profondo ringraziamento al consigliere Nino Schinella il cui impegno costante, condotto con onore e dignità, rappresenta un esempio di serietà e responsabilità istituzionale che auspichiamo venga seguito».
Avviandosi alla conclusione, Teresa Esposito «ritiene necessario però che anche il nostro segretario del circolo di Zambrone, nonché presidente del consiglio comunale, prenda sin da subito le distanze dal sindaco/presidente , per ridare dignità alla partecipazione democratica. La provincia di Vibo non può essere tenuta sotto ostaggio.