«Di fronte alle ultime dichiarazioni del sindaco Romeo, che ha definito l’apertura del Teatro Comunale (inaugurazione per un solo giorno risalente al febbraio del 2024, ndr) una “farsa” e “priva di autorizzazione”, è doveroso ristabilire la verità con i fatti, non con la propaganda».
Parola di Maria Limardo, ex sindaco di Vibo Valentia che, dunque, replica con fermezza al primo cittadino del capoluogo.
«Teatro riaperto sotto la mia amministrazione, dopo anni di abbandono
«Il Teatro Comunale – prosegue – è stato riaperto sotto la mia amministrazione, dopo anni di abbandono. Prima della conclusione del mio mandato, ho dato impulso ad una finale convocazione della Commissione pubblico spettacolo che ha dato parere favorevole all’apertura, subordinandola unicamente a un intervento tecnico – l’applicazione di una vernice ignifuga – per un costo stimato tra i 50 e i 60 mila euro. Una somma facilmente reperibile nel bilancio grazie al risanamento finanziario attuato durante la mia sindacatura. Non era necessario attendere i 500.000 euro della Regione (poi arrivati) per rendere operativo il teatro: ciò ha causato ben due stagioni teatrali perse per la città, per pura inerzia politica».
«Parlare oggi di riapertura è risibile»
E proprio quanto ai 500mila euro – aggiunge la Limardo – «merita di essere ricordato che il sindaco Romeo neanche si presentò alla riunione convocata in Regione proprio per elargire il finanziamento e fu solo grazie all’intervento del centrodestra, che si è attivato per tirarlo dalla giacca e riconvocarlo personalmente e ad horas, che oggi la città di Vibo Valentia può beneficiare di quel finanziamento. Parlare oggi di “riapertura” come fosse un merito di questa amministrazione è risibile. Se il teatro oggi è fruibile, è grazie al lavoro amministrativo serio, documentato e lungimirante della mia giunta. Romeo si è limitato a subentrare su un percorso già tracciato e concluso. Altro che “farsa”: i documenti parlano chiaro».
Questione Terminal bus
Sul terminal bus – spiega sempre l’ex sindaco del capoluogo – , «stessa storia. Il progetto -si fa notare – nato addirittura sotto l’amministrazione Costa ed a rischio di perdita del finanziamento, è cresciuto e si è consolidato sotto la mia amministrazione, con progettualità e finanziamenti chiari e ben definiti. Romeo, come in altri casi, si è trovato il lavoro fatto e sta dimostrando di non riuscire nemmeno a portarlo avanti con tempestività».
Dunque, «invece di dileggiare chi lo ha preceduto, Romeo farebbe bene a rendere conto di quanto (non) ha fatto in un anno e mezzo di amministrazione. La sua notorietà sembra legata unicamente al nome Maria Limardo, usato sistematicamente come pretesto e contraltare per coprire la sua irrilevanza amministrativa. Governi, se ne è capace, e lasci perdere la narrazione tossica dell’odio e del rancore. I vibonesi meritano serietà, trasparenza e verità. È su questi valori che si costruisce il futuro di una città e non distruggendo il buono che è stato fatto in questi anni», chiude Maria Limardo.



































