«Il Comune di Nicotera, nei giorni scorsi, ha dato avvio al Concorso di idee e di progettazione per la riqualificazione del lungomare cittadino. Il concorso prevede due fasi. La prima fase è diretta a scegliere le 5 idee migliori, la seconda fase è diretta, invece, a scegliere, fra gli autori di quelle 5 idee, quello che avrà redatto il miglior progetto di fattibilità tecnica ed economica. Al vincitore della predetta seconda fase verrà poi assegnato il premio di 67.000 euro, oltre che conferito l’incarico della redazione del conseguenziale progetto esecutivo, da porre poi a base oggettuale dell’indicenda gara di appalto».
È quanto si legge in un comunicato firmato da Alessandro Caruso Frezza, presidente facente funzioni di Italia Nostra Aps Sezione di Vibo Valentia.
«Vi è, però, che il predetto avvio del concorso avrebbe dovuto essere preceduto dallo svolgimento della fase delle consultazioni popolari. Così era stato deliberato che accadesse dal consiglio comunale, all’unanimità, il 28.12.2023 con la delibera n. 59. È per questa ragione che Italia Nostra Aps è intervenuta, in data odierna, con un apposito atto di intervento ex artt. 9 e 10 L. n. 241/1990, con il quale ha chiesto al rup Carmen Oppedisano, la sospensione delle già fissate fasi concorsuali, al fine di fare svolgere le predette consultazioni popolari preliminari».
Apprezzamento per il “corridoio verde”, ma forti riserve
«Italia Nostra, tuttavia – scrive il presidente -, ha espresso ed esprime pieno apprezzamento per le direttive date dal predetto rup: ideare il “lungomare come corridoio verde con spiccata dotazione di verde”, diminuire “l’effetto isola di calore utilizzando la componente verde per incrementare il benessere termo-idrometrico del luogo e favorire l’ombreggiamento”, riqualificare “il fronte mare nell’ottica della sostenibilità dei materiali, del recupero ambientale, del minimo intervento, della rispondenza ai requisiti del principio Dnsh” (cioè nessun danno significativo all’ambiente), attuare una “strategia progettuale che tenda verso la creazione di uno spazio nuovo modellato intorno all’uomo, per favorire la vivibilità sia dei residenti che dei turisti. Uno spazio pubblico lineare, con caratteristiche di parco verde, in alcuni punti, e in cui la vegetazione (alberi, arbusti, piante a fiore, verde dunale) venga utilizzata sia come elemento d’arredo, sia come servizio ecosistemico utile a mitigare i rischi legati ai fenomeni atmosferici“».
Continua Caruso Frezza: «Ma è proprio alla luce di questo apprezzamento che Italia Nostra ha anche chiesto, in quanto manifestamente in contraddizione con le esternate finalità, che venga stralciata dal documento preliminare alla progettazione la seguente frase: “Anche con la totale sostituzione delle alberature presenti”, che ammontano, fra palme e ficus, comprese quelle direttamente sulla spiaggia, a circa 160 alberature di alto fusto, già formate e già perfettamente attecchite».
È stato pure chiesto «di non procedere all’abbattimento di un antico edificio di valore storico-culturale e testimoniale di civiltà, erroneamente qualificato “diruto”, ma che invece “diruto” non è, giacché, fatto oggetto di restauro conservativo, rappresenterebbe pregevole collegamento visivo, paesaggistico e prospettico con il centro storico di Nicotera. L’atto di intervento si è, quindi, concluso con l’auspicio che l’Ufficio tecnico e l’amministrazione comunale sappiano e vogliano operare nella direzione auspicata».






































