Francesca Chemi, originaria di Scalea in Calabria, ha sempre sentito di avere «una doppia anima»: l’amore per le lingue e la curiosità per i meccanismi della vita. A far nascere in lei la passione per la chimica fu un’insegnante capace di mostrarle la bellezza di questa disciplina come modo per interpretare la realtà.
Dopo il liceo linguistico, sceglie Farmacia all’Università della Calabria, dove incontra la professoressa Stefania Catalano e inizia a fare ricerca sul cancro. Si laurea con lode, prosegue con un dottorato in Biochimica cellulare e attività dei farmaci in oncologia e poi si trasferisce a Manchester grazie a una borsa di ricerca.
Dalla Calabria a Manchester: l’inizio della carriera nella ricerca sul cancro
Al Cancer Research UK Manchester Institute lavora con Caroline Dive e partecipa al progetto TRACERx, dimostrando come cellule tumorali nel sangue possano predire recidive e metastasi.
Nel 2022 rientra in Italia e oggi è ricercatrice postdoc nel Sottoriva Group dello Human Technopole di Milano, dove studia il DNA circolante nel sangue per capire come i tumori diventano resistenti ai farmaci. I suoi interessi riguardano biologia del cancro, genomica, biopsie liquide e resistenza ai farmaci.
Mamma di una bambina di tre anni e in attesa del secondo figlio, vive la scienza con empatia e vede collaborazione e sostegno come fondamentali per ridurre il divario di genere. Guarda al futuro con fiducia, sogna un laboratorio tutto suo e un giorno vorrebbe riportare al Sud ciò che ha appreso, per metterlo al servizio della sua comunità. È quanto affermato in un articolo del Corriere della Sera, che ha riportato la sua storia.
































