«Un’agenda politica è l’insieme di priorità e obiettivi che un governo o un partito si prefigge di raggiungere». È quanto scritto in premessa da Mariella Epifanio, consigliera comunale di Zambrone. La stessa ha puntato il dito contro il sindaco Corrado L’Andolina, che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia di Vibo Valentia.

«Nell’agenda politica o meglio, nel programma amministrativo presentato nove anni fa e, riproposto all’ultima tornata elettorale dal gruppo Identità e futuro per Zambrone, capeggiato dal sindaco Corrado L’Andolina, sulle strade si scriveva al paragrafo o) e al paragrafo w): “Per tutti i centri abitati (capoluogo e frazioni) e le località: cura costante delle strade, marciapiedi, giardini e piazze”. – ha detto – Impegno, promozione, valorizzazione del territorio, maggiore benessere. Sono queste le parole che compaiono con maggiore frequenza nel programma per presentarsi agli elettori. Quegli stessi elettori che però, per riuscire a percorrere con sicurezza strade comunali, sono stati costretti a pulirle in autonomia. Hanno utilizzato mezzi propri, come è successo ad esempio a Madama di Zambrone».

«Strade che non possono definirsi tali»
«Zambrone non ha più strade che possano definirsi tali. Chi le percorre, è esposto quotidianamente al rischio di incidenti per il loro stato di abbandono, con il manto stradale letteralmente a pezzi e con fitta vegetazione che ne riduce la visibilità e l’ampiezza. Un danno che si ripercuote anche su quella famosa “valorizzazione del territorio” che viene a mancare e che produce i suoi effetti nefasti nel tempo e in vari settori della vita della cittadina zambronese. Compresa l’immagine turistica di Zambrone», ha aggiunto la consigliera comunale.

«Abbiamo inviato un’interrogazione al sindaco e presidente della provincia Corrado L’Andolina con delega ai Lavori pubblici. Nonché al vice sindaco Nicola Grillo con delega alla viabilità e per conoscenza, all’ufficio tecnico del comune di Zambrone proprio sullo stato di abbandono di due strade comunali presenti nel capoluogo: Qualtride e Spano. Strade con abitazioni, famiglie che ci vivono regolarmente e a cui il comune fa pagare dei servizi. Queste strade sono letteralmente impraticabili».

Per riuscire a documentare il loro stato di dissesto, il capogruppo Epifanio, ha dovuto usare un mezzo idoneo con 4×4. In particolare, nella strada denominata Qualtride che si interseca alla fine con la ex SS 522: «Ad ogni pioggia arriva un fiume di fango e pietrisco che rendono la strada di competenza provinciale molto rischiosa per chi la percorre. Un danno che arriva su un’arteria di fondamentale importanza per il traffico della Costa degli Dei. La stessa era stata appena rimessa a nuovo con asfalto e segnaletica orizzontale». Ecco perché la nostra interrogazione viene inviata al sindaco e presidente Corrado L’Andolina, «per duplice rappresentanza di responsabilità degli enti gestori delle strade e della loro sicurezza».

































