
«I dati emersi dall’indagine Censis testimoniano l’eccellenza del sistema universitario calabrese». L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Ricerca e Sistema universitario, Rosario Varì, commenta con soddisfazione i risultati della classifica Censis delle Università italiane (edizione 2024/2025), che vede gli atenei calabresi in posizioni di rilievo. L’Università della Calabria conquista infatti il primato nella classifica relativa al gruppo dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2. La Magna Graecia di Catanzaro, considerata tra i medi atenei tra 10mila e 20mila iscritti, si colloca al sedicesimo posto, mentre la Mediterranea di Reggio Calabria, Ateneo con meno di 10mila iscritti, è al quinto posto.
«L’Università della Calabria – aggiunge Varì – si posiziona al primo posto tra i grandi atenei statali con un punteggio di 92,2, un risultato straordinario che premia gli sforzi congiunti dell’Ateneo e della Regione Calabria nel potenziare l’offerta formativa e le infrastrutture didattiche». Varì sottolinea anche i buoni piazzamenti degli altri Atenei regionali con particolare riferimento alla Mediterranea di Reggio Calabria che si classifica quinta tra i piccoli Atenei. L’assessore evidenzia il ruolo della Regione Calabria nel sostenere questo percorso di crescita: «Questi risultati sono frutto di una strategia regionale mirata a investire nelle nostre Università, riconoscendone il ruolo cruciale per lo sviluppo del territorio. Abbiamo lavorato per potenziare le infrastrutture, sostenere la ricerca e l’innovazione, e creare sinergie tra il mondo accademico e il tessuto produttivo regionale».
Guardando al futuro, l’assessore Varì ribadisce l’importanza del capitale umano per lo sviluppo della Calabria: «Il successo dei nostri Atenei non è solo un motivo di orgoglio, ma rappresenta una leva strategica fondamentale per il progresso della nostra regione. Investire nella formazione e nella valorizzazione del capitale umano significa porre le basi per un futuro di innovazione e competitività. I giovani talenti formati nelle nostre università sono la risorsa più preziosa per attrarre investimenti, stimolare l’imprenditorialità e guidare la trasformazione economica e sociale della Calabria. Continueremo – chiude l’assessore – a lavorare in stretta collaborazione con le università calabresi per consolidare questi risultati e fare del nostro sistema universitario un volano sempre più potente per lo sviluppo regionale».