
Una mobilitazione nazionale quella prevista per domani, 25 settembre, per fermare il Disegno di legge 1660 sulla Sicurezza. Legge definita da quanti la contestano «lo strumento repressivo del governo Meloni», perché accusata di voler “nullificare la libertà, introdurre nuovi reati, aumentare le pene, eliminare il diritto di espressione e manifestazione, mediante un uso propagandistico del Codice Penale”. Il Ddl sicurezza è stato approvato alla Camera lo scorso 19 settembre e ora passerà al Senato. Anche a Vibo Valentia domani, 25 settembre, alle ore 16.30, davanti alla Prefettura di corso Vittorio Emanuele III, si svolgerà un sit-in di protesta, al quale aderirà la Federazione di Rifondazione comunista, guidata dal segretario provinciale Marcella Murabito. A Roma davanti al Senato, invece, al sit-in parteciperanno la Cgil e la Uil con i rispettivi segretari Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri; il centrosinistra con Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi e le associazioni.
«Domani a Roma – fa sapere la Murabito – ci sarà anche il segretario nazionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo, insieme a tutti e tutte le compagne del Prc, partito che dalla prima ora è organico al coordinamento voluto dall’Anpi in difesa della nostra Costituzione».