Il nuovo anno è da poco iniziato e l’amministrazione comunale di Ricadi continua il proprio percorso di riqualificazione urbana, puntando anche a garantire il rinnovamento di importanti servizi sociali. Infatti, questo intento è stato arricchito da tre ulteriori e significativi interventi, partiti già con la fine dell’anno 2024 e attualmente in corso.
Lavori già in corso in via Artigiani
Tra questi c’è il rifacimento della pavimentazione di via Artigiani a Ricadi. I lavori sono già in corso e, partendo dall’imbocco di via Artigiani, si estenderanno fino all’ingresso del Museo della Civiltà Contadina. Inoltre, questo specifico intervento, è inserito nell’ambito del progetto “Ricadi Borgo della Natura e della Cultura Creativa”, finanziato dalla Regione Calabria e dall’amministrazione comunale per un importo complessivo di 1 milione di euro. In particolare, tra le opere che sono presenti nel medesimo progetto, ci sono anche i lavori che sono stati realizzati presso la frazione di Brivadi e nel sito archeologico di Torre Marrana, predisposti per il rifacimento della pavimentazione e già completati nei mesi precedenti. I lavori in via Artigiani, invece, saranno conclusi entro il breve termine.
Nuovo asilo nido comunale
Un altro intervento, già in fase di attuazione, è anche quello che si basa sulla realizzazione del nuovo asilo nido comunale a Ricadi. Dopo la demolizione dell’ex scuola materna che sorgeva in quella specifica area, è stato rapidamente avviato l’iter per la costruzione di questa nuova struttura.
Tale opera rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e nel progetto Next Generation, un piano di rilancio economico che è stato attivato dall’Unione Europea e che è dedicato a tutti gli stati membri. L’opera sarà finanziata dal Comune di Ricadi e dal Ministero dell’Istruzione per un valore totale di 1.280.000 euro. Orientativamente, il nuovo asilo nido sarà completato entro la fine del 2026, includendo tutti i collaudi che sono previsti per legge.
Nuova condotta fognaria
Terzo intervento, ma non meno importante dei precedenti due, è quello che riguarda la realizzazione di una condotta di collegamento fognario in località Capo Vaticano. I lavori saranno eseguiti per una cifra che ammonta a 1.300.000 e saranno finanziati con fondi statali e che sono relativi alla legge di bilancio 2023. Anche questo intervento è stato avviato verso la fine del 2024 e sarà ultimato nel corso del 2025.
Nel dettaglio, si effettueranno questi lavori; il riefficientamento della stazione di sollevamento esistente con sostituzione pompe S.310; la realizzazione di 6 nuovi impianti di sollevamento, di cui uno in contrada Capo Vaticano (ponte della ferrovia) e altri 5 presso la strada Palo Campia e in contrada Le Querce; la realizzazione di collettori fognari per il riefficientamento della rete fognaria, relativa ai centri abitati che si trovano in Località Capo Vaticano.
Soddisfatto il sindaco Nicola Tripodi
Esprimendo entusiasmo per questo progetto, come anche per gli altri due che sono in fase di realizzazione, il sindaco Nicola Tripodi dichiara: «Il progetto comprende tutte le opere che sono necessarie al potenziamento e al riefficientamento della rete fognaria in località Capo Vaticano, luogo nevralgico e strategico dove si concentra il maggior numero di presenze turistiche. È un intervento che risponde alle esigenze di una zona del territorio che, oltre a lamentare problematiche di obsoleta infrastruttura di scarico, non è ancora servita dalla pubblica fognatura».
I tratti fognari, quindi – aggiunge il primo cittadino -, «saranno collegati a quella che è la rete principale per essere poi collettati alle piattaforme depurative comunali, grazie alla creazione di sei nuovi impianti di sollevamento che saranno a servizio della località. Per quanto concerne la demolizione e ricostruzione dell’asilo nido a Ricadi capoluogo, posso dirvi che si tratta di un intervento che va ad arricchire l’offerta formativa ed educativa sul territorio, grazie all’istituzione dei poli educativi per l’infanzia, ma anche avendo come obiettivo quello di far vivere delle vere e proprie esperienze educative di comunità. L’attivazione dei poli per l’infanzia rappresenta certamente un luogo fisicamente connotato e in cui i temi pedagogici, didattici e organizzativi, operano sulla base del raccordo nido – infanzia e garantiscono anche una continuità educativa».