«Le scriventi organizzazioni sindacali del comparto sanità, dopo le numerose segnalazioni pervenute, denunciano la grave carenza di personale infermieristico e di supporto socio-assistenziale, aggravata anche dal non rinnovo dei precari Covid, presso le unità operative dell’Asp di Vibo Valentia. Tale criticità è ancora più pesante se si fa riferimento al Pronto soccorso di Vibo Valentia, dove il personale non viene sostituito nonostante la legge lo preveda, lasciando vacanti i posti liberi senza essere rimpiazzati».
Ancora un duro intervento da parte dei segretari di categoria Luciano Contartese (Fp- Cgil), Antonino D’Aloi (Cisl-Fp), Massimiliano Lo Gatto (Uil-Fpl), Giuseppe Gliozzi (Nursing-Up), Domenico Pafumi (Fials) e Domenico La Bella (Nursind), i quali non mancano di ricordare che «le condizioni precarie di lavoro stanno provocando un aumento delle malattie tra gli infermieri, spesso dovute all’eccessivo stress, nonché si sta verificando un dimensionamento e mansioni superiori di personale in servizio».
Unità operative al collasso
Le unità operative – attaccano ancora le parti sociali – «stanno attraversando un momento particolarmente delicato, che si ripercuote negativamente sia sul servizio sia sull’assistenza fornita ai pazienti. Nonostante le ripetute sollecitazioni, l’Azienda sanitaria sembra restare insensibile a questo urgente bisogno, soprattutto in un settore nevralgico come quello dell’emergenza-urgenza. Ancora una volta, assistiamo con incredulità a una totale noncuranza del problema. Non possiamo continuare ad aspettare che accada qualcosa di grave per vedere degli interventi. È il momento di esplorare altre vie».
Chiesto un confronto con i sindaci del Vibonese
In conclusione, i sindacalisti chiedono un «intervento urgente e un confronto con i sindaci attraverso una conferenza apposita e sollecitiamo un’azione decisa da parte della Prefettura. Lo stato di agitazione del personale non può essere ignorato».