Una mattinata di soddisfazione, quella di ieri 25 marzo, al tavolo con i sindaci, gli amministratori e i dirigenti, per fare il punto sulle undici nuove assunzioni a tempo determinato, «con l’anticamera dell’indeterminato», che l’Ambito Territoriale sociale di Vibo Valentia avrà a disposizione. Figure, lo ha più volte ripetuto l’assessore del Comune capoluogo alle Politiche Sociali Lorenza Scrugli, in conferenza stampa, svoltasi a Palazzo Luigi Razza, che verranno pagate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e che saranno assunte con un concorso ministeriale.
Un traguardo per un Ambito, che aveva necessità di struttura e di professionalità. Ed è questa la buona notizia: 2 psicologi, 3 pedagogisti, 4 amministrativi, lavoreranno sul territoriale, nei quindici comuni, per affrontare situazioni di disagio; «perché – lo ha raccontato Domenico Libero Scuglia, segretario generale del Comune di Vibo – non abbiamo idea di quanta necessità ci sia, quante famiglie vivano problematiche enormi, sofferenza. E, spesso, non li si può sostenere adeguatamente, proprio per mancanza di mezzi e personale». All’evento hanno preso parte e parola diversi sindaci dell’Ambito e l’attuale dirigente di settore, Carla Montesani.
Le parole del sindaco Romeo, dell’assessore Scrugli e del segretario Scuglia
«Questo è un risultato dell’Ambito, non dell’amministrazione Romeo, – quanto ha asserito il sindaco di Vibo, Enzo Romeo – che ci consentirà di essere più forti. L’assessore Scrugli è sempre sul pezzo, attentissima sulle opportunità, ha fatto un lavoro certosino. A settembre, all’epoca del bando, avevamo chiesto quattordici unità, ne hanno date undici, in base alla popolazione del nostro Ambito. Un risultato che ci renderà più forti».
Un Ats con tantissime criticità, ne ha parlato l’assessore alle Politiche Sociali, Lorenza Scrugli: «Componente fondamentale per essere efficienti è la strutturazione dell’ufficio, senza il quale un lavoro non potrà mai essere organicamente prodotto. La mole di lavoro dell’ufficio di piano è enorme. Non abbiamo mai perso una occasione in questi mesi. Il bando lo abbiamo immediatamente preso e studiato. Con l’assunzione di tali professionalità, si libereranno fondi nostri, da destinare, per esempio, ai meno abbienti. È fondamentalmente un doppio risultato, in un territorio disagiato. Vogliamo essere protagonisti di un welfare sempre più attento. Entro il 4 aprile confermeremo questo fabbisogno stanziato».
All’assenza dei rapporti con l’Asp ha fatto riferimento il segretario generale, Domenico Libero Scuglia, già dirigente ai Servizi Sociali: «Dobbiamo dire che con l’Asp non abbiamo nessun rapporto, non ci sono più servizi, ricade tutto sui Comuni. Sono stato dirigente ai Servizi Sociali e quello che ho visto mi ha fatto paura: ci sono famiglie che vivono difficoltà enormi e oggi abbiamo più strumenti per aiutare».
La voce dei sindaci
Ad essere intervenuto per primo, il sindaco di Francavilla Angitola, Giuseppe Pizzonia: «Notizia che accogliamo felicemente, sperando sia una struttura, questa dell’Ambito, concreta e dinamica soprattutto nelle periferie».
Assunzioni che faranno bene ai conti dell’Ats, poiché consentiranno di sfruttare le risorse del territorio per il territorio, come ha sottolineato il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano: «Speriamo di poter portare al centro le periferie, sul territorio abbiamo tante di quelle richieste. E a fronte di molte esigenze ci sono poche risorse».
Un peggioramento dei disagi sociali a seguito della pandemia, fenomeno che richiede ascolto, professionalità e intervento, tema sfiorato dal dottore Vincenzo Calzone, rappresentante di Pizzo Calabro. Ha concluso i lavori il sindaco di Francica, Michele Mesiano, con l’augurio che sia un intervento produttivo per tutti e quindici i comuni.