Il Cipess ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, che comprende una articolata documentazione presentata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. A farlo sapere è lo stesso Mit.
«La riunione odierna del Cipess segna una tappa fondamentale nell’azione di questo governo. Questo comitato è chiamato oggi ad approvare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, per avviare la costruzione di un’opera tanto imponente quanto all’avanguardia, dal punto di vista tecnico e ingegneristico – così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della riunione -. Si tratta, è quasi superfluo dirlo, di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione. Non è un’opera facile, ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate».

La soddisfazione di Matteo Salvini
«Il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24», ha detto Salvini. Per un’opera da 13,5 miliardi, «contrastare ogni tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Con il Ministero dell’Interno si stanno adottando tutti i protocolli, come già per l’Expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati. Se si dovesse non fare il Ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta, allora non facciamo più niente».

Ha poi aggiunto: «Se si parte come si sta partendo, l’obiettivo dell’attraversamento del Ponte sullo Stretto tra il 2032 e il 2033 è quello che i tecnici prevedono. Che è anche il periodo temporale in cui il primo treno unirà Torino e Lione, il primo treno unirà Fortezza e Innsbruck, e i romani potranno coprire la distanza della metro C. Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell’Alta velocità in altri territori».
Salvini ha così concluso: «Sui territori cambia il mondo: faccio un esempio su tutti, ci sarà la metropolitana dello Stretto. Cioè il manufatto Ponte è meno della metà del costo complessivo di quello che è un restyling totale del fronte messinese e reggino. Ci saranno tre fermate sul fronte messinese, che collegheranno tutti i giorni studenti pendolari, lavoratori, ingegneri, turisti in metropolitana, da una sponda all’altra».

Il sindaco di Villa: «A rischio la sopravvivenza della città»
«Abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato – hanno affermato il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Camini e i componenti della giunta comunale -. Riteniamo che la fase degli studi da noi richiesta dovesse essere anticipata, perché solo questo avrebbe dato alla comunità la serenità. C’è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni, per un cantiere che impatta l’intero territorio comunale dividendolo in due parti; un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata. La tutela della città viene prima di tutto». (Ansa)
Il Pd Calabria: «Una follia, mentre levano i fondi per l’Alta velocità»
Guidato dal senatore Nicola Irto, il Pd Calabria contesta a voce alta il via libera del Cipess: «È un paradosso – denunciano i dem calabresi – che, mentre leva i fondi per l’Alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, il governo butti miliardi in un’opera controversa e divisiva. Questa scelta conferma la schizofrenia di un esecutivo nemico del Mezzogiorno, sordo alle esigenze dei cittadini ma attento a favorire potentati economici. Parliamo di un’opera inutile, che penalizza il Sud e sottrae risorse fondamentali a trasporti locali, infrastrutture moderne, scuole sicure e una sanità di qualità».

Osserva il senatore Irto, capogruppo dem nella Commissione Trasporti di Palazzo Madama: «Questo paradosso conferma la totale subalternità della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a un ministro, Matteo Salvini, inadeguato ma pronto soltanto a dirottare risorse verso il Nord. Ancora una volta, il governo delle destre ha tradito il Mezzogiorno, voltato le spalle ai territori del Sud e ignorato completamente le istanze dei Comuni».