«Ancora una volta siamo costretti a denunciare l’aumento delle aggressioni, anche verbali, ai danni del personale viaggiante di Trenitalia. Una situazione ormai insostenibile, che richiede interventi immediati e concreti: è inaccettabile che lavoratrici e lavoratori siano quotidianamente esposti a rischi». È quanto dichiara la segreteria regionale della Fit-Cisl Calabria in una nota.
La Fit-Cisl Calabria, pur riconoscendo l’impegno dell’azienda (che ha recentemente avviato un bando per l’assunzione di nuovo personale di sicurezza), sottolinea con preoccupazione che su diversi treni la presenza di Fs Security è ancora assente. Il sindacato esprime «piena solidarietà alle colleghe e ai colleghi che, con coraggio, denunciano le violenze subite, contribuendo a tenere alta l’attenzione su un fenomeno che non può più essere tollerato».

Protocollo sulla sicurezza e maggiori investimenti
La Fit-Cisl Calabria sollecita «la definizione anche nella nostra regione di un protocollo sulla sicurezza e contro le aggressioni, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti e dei servizi. Serve un piano strutturale di prevenzione, con più presenze a bordo e maggiori investimenti in sicurezza». Nei prossimi giorni, in virtù dell’aumento di tali fenomeni, la Fit-Cisl Calabria chiederà un incontro anche al prefetto di Cosenza, così come già avvenuto in altri territori, per affrontare la situazione e sollecitare misure straordinarie e immediate.
«La sicurezza sul lavoro non è negoziabile: è un diritto. Basta aggressioni. Servono risposte concrete, subito», conclude la segreteria regionale della Fit-Cisl Calabria.