A partire da oggi, lunedì 20 gennaio 2025, il Banco Alimentare della Calabria è costretto a sospendere le attività nella provincia di Cosenza a causa della mancanza di una sede operativa. Lo ha annunciato il presidente Franco Falcone, insieme ai membri del Consiglio direttivo regionale.
La cessazione del contratto di locazione
Il problema è nato dalla conclusione del contratto di locazione dell’ex Comac di Montalto Uffugo, scaduto il 2 dicembre 2024. La proprietà degli spazi, recentemente venduti all’asta, ha richiesto il rilascio immediato dei locali, impedendo al Banco Alimentare di proseguire le proprie attività.
“Non intendiamo ostacolare i progetti della nuova proprietà – ha spiegato Falcone – ma ci troviamo ad affrontare un’emergenza legata allo spostamento di tonnellate di derrate alimentari attualmente in giacenza, insieme agli impianti, alle celle frigorifere e agli uffici”.
L’impatto sui beneficiari del servizio offerto dal Banco alimentare
La sospensione del servizio avrà gravi ripercussioni per le 244 strutture caritative accreditate nella provincia di Cosenza. Si tratta di mense per i poveri, comunità di accoglienza, centri per immigrati, case famiglia e Caritas parrocchiali, che supportano oltre 55.000 persone sul territorio.
“Queste strutture svolgono un ruolo fondamentale nel presidiare il territorio e nel combattere la povertà, che purtroppo è sempre più diffusa nella nostra provincia”, ha dichiarato Falcone.
La sospensione delle attività
A causa dell’impossibilità di individuare una nuova sede in tempi rapidi, tutte le attività del Banco Alimentare per la provincia di Cosenza saranno sospese da lunedì prossimo. Non è al momento possibile prevedere una data per la riapertura.
“Siamo consapevoli del grave e doloroso impatto sociale che questa decisione comporterà, soprattutto per le situazioni di povertà estrema”, ha aggiunto Falcone. “Il nostro impegno sarà quello di fare tutto il possibile per ripristinare le attività al più presto”.