
«Ho atteso le dichiarazioni pubbliche delle istituzioni e degli esponenti del mondo scientifico prima di replicare alle incaute considerazioni di alcuni esponenti del Partito democratico in merito al problema dell’inquinamento del torrente Sant’Anna, oggetto di un mio specifico ordine del giorno respinto dall’attuale maggioranza. Ed infatti nella giornata odierna è apparso sulla stampa il contenuto del convegno organizzato dai Rotary Club avente ad oggetto l’ecosistema marino, nel corso del quale il procuratore Camillo Falvo ed il professore Silvio Greco hanno affermato senza margine di dubbio che il torrente Sant’Anna deve essere chiuso, posto che il malfunzionamento dei depuratori determina lo sversamento di scarichi fognari che come tali sono fonte di grave inquinamento. In particolare il procuratore ha evidenziato come lo scorso anno il problema era stato risolto proprio con la chiusura del torrente e che per quest’anno egli stesso aveva suggerito “di fare la stessa cosa”». Parola di Claudia Gioia, consigliere comunale “Vibo Unica” al Comune di Vibo Valentia.
A tal punto ed attese le dichiarazioni istituzionali, «scevre da condizionamenti politici», per l’interessata «sarebbe stato opportuno che l’amministrazione procedesse nel senso indicato nel mio ordine del giorno evitando considerazioni giuridiche infondate che come tali sono state smentite da chi sul territorio rappresenta ai massimi livelli la legalità. Voglio evitare di continuare polemiche sul punto, nonostante le pretestuose argomentazioni proposte per bocciare il mio ordine del giorno e clamorosamente smentite dai fatti, perché il mio obiettivo non è quello di generare delle contrapposizioni di parte ma agire ed operare per risolvere i problemi del mio territorio. Mi auguro – chiude la rappresentante della minoranza in Consiglio – che questa vicenda insegni che la politica serve per unire di fronte ai problemi sulla base di soluzioni supportate da evidenze tecniche e scientifiche».