Domenica di paura sulla Strada Provinciale 52, la lingua d’asfalto che collega Rosarno a Laureana di Borrello, nel cuore della Piana di Gioia Tauro. In pieno giorno, uomini incappucciati e armati fino ai denti hanno bloccato la carreggiata, intimando l’alt a un gruppo di cacciatori impegnati sin dalle prime ore del mattino in una battuta, probabilmente al cinghiale.
Una manciata di minuti che ai presenti è sembrata un’eternità: i malviventi, con movimenti precisi e coordinati, hanno disarmato i cacciatori, facendosi consegnare fucili, munizioni e telefoni cellulari. Nessuna parola superflua, solo ordini secchi e la minaccia silenziosa delle armi spianate.
Un’azione militare, rapida e senza esitazioni
Secondo le prime testimonianze, i rapinatori sembravano addestrati militarmente: un vero commando organizzato, capace di agire con freddezza e precisione.
Erano armati con fucili d’assalto AK-47 (Kalashnikov) e pistole di grosso calibro, armi da guerra usate per intimidire e paralizzare ogni tentativo di reazione. Dopo aver portato a termine la rapina, gli assalitori si sono dati alla fuga tra la Piana e l’entroterra, facendo perdere ogni traccia in pochi istanti. L’intera azione è durata meno di cinque minuti, ma ha lasciato dietro di sé panico e sgomento.
Le indagini dei Carabinieri sul commando
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno avviato accurate indagini per risalire all’identità dei rapinatori e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo la SP52 e nelle aree rurali limitrofe. Non si esclude che l’azione sia stata pianificata nei dettagli, forse con finalità di approvvigionamento illecito di armi da caccia, da rivendere o utilizzare in attività criminali.