È partita esattamente oggi, la seconda campagna degli scavi archeologi dell’antica necropoli di Torre Galli, sito di straordinario valore storico che è ricadente nel territorio della frazione di Caria. La prosecuzione degli interventi, anche quest’anno, sarà condotta dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Napoli “Federico II”, attraverso la preziosa esperienza del team di archeologi di Marco Pacciarelli, docente di Preistoria e Protostoria.
Pochi giorni fa, con un’apposita delibera, la seconda campagna degli scavi è stata predisposta dalla giunta comunale di Drapia, guidata dal sindaco Alessandro Porcelli. Tra l’altro, con delibera n. 39 del 31 ottobre 2024, l’amministrazione comunale ha acquisito l’area in cui è collocata la suddetta necropoli, ubicata esattamente in località Torre Galli e censita al catasto terreni, al foglio di mappa n. 14 p.lle n. 47 (8.200 mq) e n. 166 (1.520 mq). Gli scavi, secondo quanto riportato nella delibera comunale, dureranno fino alla data 4 ottobre.
Il supporto del Comune
Nell’ambito di questo importante progetto, l’amministrazione comunale di Drapia sottolinea che «intende promuovere tutte le attività di ricerca e di valorizzazione del sito Torre Galli, che rappresenta una delle testimonianze più rappresentative delle comunità indigene, presenti nella Calabria meridionale, e il suo sviluppo copre un arco cronologico che va dal X/IX secolo a.C. al VI secolo a.C.». In più, il Comune di Drapia riconosce l’elevata rilevanza di questi interventi, in termini anche di promozione culturale e turistica.

I risultati della prima campagna di scavi
A distanza di circa cento anni dalle ultime operazioni archeologiche, nel settembre 2024 partì la prima campagna di scavi della necropoli di Torre Galli, realizzata con professionalità dagli archeologi del docente Pacciarelli. Per l’occasione, sono state portate alla luce ben 30 tombe, approfondendo tecniche di sepoltura che risalgono ad oltre un millennio fa. Il 14 ottobre 2024, invece, Pacciarelli e tutto il suo team, hanno presentato ufficialmente gli esiti di quella prima campagna di scavi, presso i locali del Castello “Galluppi” di Caria.
In tempi precedenti, tra il 1922 e il 1923, il celebre archeologo Paolo Orsi approdò a Torre Galli e fece emergere una necropoli, risalente all’Età del ferro e costituita da oltre trecento sepolture, riconducibili al periodo compreso tra la fine del X e del IX secolo a.C. Come se non bastasse, altri scavi furono effettuati anche sul finire degli anni settanta. La seconda campagna di scavi, partita da oggi, non solo punta a dare continuità ai lavori effettuati nel 2024, ma contribuisce a tutelare le tracce storiche di un significativo e prezioso polo archeologico.




























