Si compattano le forze di opposizione a Vibo Valentia, ed attaccano l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Romeo. Galeotta fu la decisione dello stesso primo cittadino di nominare Gianpiero Menniti, suo addetto stampa in campagna elettorale, quale capo di gabinetto. E così, dopo le reazioni “individuali” delle forze in antitesi all’interno di Palazzo Luigi Razza, ecco che Forza Italia, Cuore Vibonese, Insieme per il Centro e Vibo Unica decidono di sferrare un attacco frontale.
«In tutti questi mesi di amministrazione Romeo, abbiamo capito che ciò che la caratterizza è l’incoerenza unita ad una buona dose di mancanza di conoscenza di come funziona la macchina amministrativa del Comune di Vibo. Eppure dicevano che avrebbero fatto tutto meglio dei loro predecessori ma a quanto pare invece si stanno impegnando, e neanche tanto, a fare peggio, arrivando a nominare, pagandola lautamente, una figura come il capo di gabinetto, sottraendo risorse che si sarebbero potute impiegare per opere a favore della città», affermano in una nota congiunta.
«Enzo Romeo recita un copione ad arte»
«Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino alla stampa locale e ci rendiamo conto di trovarci di fronte ad un copione scritto e recitato ad arte di cui esponiamo di seguito brevemente i fatti. – scrivono le forze di opposizione – Nel settembre 2024, a pochi mesi dall’insediamento, il sindaco deve saldare un debito elettorale e pubblica un bando per un “esperto” con requisiti su misura, anzi, ad personam. Fortunatamente, il bando naufraga, grazie alla denuncia delle opposizioni politiche e civiche, che smascherano l’operazione. A marzo però il debito politico non è ancora stato saldato ed ecco che il sindaco ordina un nuovo bando per esperti, sempre con fondi comunali. Ma anche in questo caso qualcosa va storto: i requisiti infatti non sono adatti al “prescelto”. Ma ecco uscire dal cilindro il colpo di genio: la maggioranza si riunisce e orchestra una delle più grandi sceneggiate napoletane degli ultimi tempi».
«Ecco il colpo di genio degno delle più grandi sceneggiate napoletane»
«Si realizza che il nuovo bando non è utilizzabile per l’assunzione dell’uomo di fiducia del sindaco e pertanto si decide di aggirare il problema: il sindaco forza la mano e, con una delibera di giunta, nomina direttamente il suo esperto tuttofare, a spese dei cittadini e per rendere il teatrino più credibile, gli assessori del Pd non partecipano alla delibera, fingendo di essere contrari. Peccato che, nello stesso tempo, il Movimento 5 Stelle, che dovrebbe essere paladino della trasparenza, invece partecipa eccome. E così, dopo due giorni di tempesta, tutti tornano felici e contenti, con in tasca già gli accordi per le prossime elezioni regionali», continua l’opposizione.
«Questa è la realtà dei fatti e i cittadini vibonesi meritano di saperlo e soprattutto di non essere presi in giro con i soliti teatrini con frasi del tipo: “È tutta colpa di chi ci ha preceduti”. Troppo facile, oltre che politicamente scadente, continuare con questa litania perché a gridare sempre “al lupo” si finisce per non essere creduti. La verità è che in tutto questo le opposizioni non c’entrano nulla perché questa amministrazione e la sua maggioranza sono sufficientemente bravi a realizzare autogol degni del miglior “Niccolai”», asseriscono Forza Italia, Cuore Vibonese, Insieme per il Centro e Vibo Unica .
La chiosa dell’opposizione
«Ma soprattutto, caro sindaco, la invitiamo a quantificare la vostra osannata riduzione della spesa politica in quanto, inserita in una voce più ampia, ad oggi non si riesce bene ad interpretarla. I soliti giochetti alla carlona di una sinistra bugiarda che avrebbe invece potuto utilizzare quelle risorse per i problemi atavici della città quali buche, decoro, edilizia scolastica, perdite idriche e fognarie, anziché per pagare un capo di gabinetto. Sarebbe opportuno che gli attuali amministratori del Comune iniziassero a lavorare per il bene della città producendo risultati senza più continuare a celarsi goffamente dietro alibi o giustificazioni. Governare significa assumersi delle responsabilità che fino ad oggi non abbiamo visto», concludono i consiglieri di opposizione.