Il gruppo consiliare “Progetto Vibo” al Comune di Vibo Valentia interviene nel dibattito di queste ultime ore, specie in relazione all’abbandono di tre consiglieri comunali (Alessandra Grimaldi, Marcella Mellea, Dina Satriani, ndr) consumatosi in questi giorni e sfociato nella formazione di un nuovo gruppo in seno al consiglio comunale (“Democratici e riformisti per Vibo”, ndr).
«Gesto contrario al clima di convivialità democratica»
A prendere la parola sono la capogruppo Maria Trapani e i consiglieri Filippo Paolì, Leoluca De Vita e Filippo Potenza: «Un gesto improvviso, contrario al clima di convivialità democratica e di condivisione del percorso politico tuttora coerente con l’impegno assunto verso gli elettori. Tuttavia, non siamo preoccupati ma solo rammaricati per le modalità che hanno accompagnato questa scelta. Continuando, i consiglieri rimasti nel gruppo di “Progetto Vibo hanno aggiunto: Le decisioni strettamente politiche, spettano al Sindaco: ci rimettiamo alle sue ponderate valutazioni. Nel frattempo, questa vicenda ci ha aperto gli occhi e fatto riflettere: noi ci sentiamo più uniti e più forti di prima, moltiplicheremo gli sforzi per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati e che costituiscono le linee programmatiche del primo cittadino e della sua maggioranza».
Ribadita la massima fiducia nella giunta Romeo
Detto questo, i consiglieri ribadiscono nello stesso tempo «la massima e convinta fiducia nella compagine di giunta, con i nostri assessori, persone serie, competenti e leali, impegnati giornalmente sui maggiori problemi della città: un’attività difficile, caratterizzata da moltissimi atavici problemi, pesante eredità della vecchia amministrazione e, soprattutto, sottoposta ad uno sforzo di programmazione che al momento non appare in tutta la sua qualità e visibilità ma che produrrà i suoi effetti nel medio e lungo periodo. La nostra attività ha un solo obiettivo: l’interesse della comunità vibonese e una città migliore, quella che intendiamo consegnare al giudizio dei cittadini al termine di questa consiliatura».
I consiglieri, quindi, concludono: «Tanto per essere ancora più chiari: “Progetto Vibo” non si scioglie»





























