Una storica decisione è stata presa a Cosenza, dove una bambina di due anni è stata riconosciuta ufficialmente come figlia di entrambe le madri, Maria Ammirato e Melina Merli. La piccola è nata tramite un percorso condiviso di procreazione medicalmente assistita effettuato all’estero, ma solo ora, grazie alla recente sentenza della Corte Costituzionale, è stato possibile registrare anche la madre intenzionale sull’atto di nascita.
Il riconoscimento è avvenuto in seguito alla sentenza n. 68 del 22 maggio 2025 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale la normativa che impediva il riconoscimento della madre intenzionale nei casi di coppie dello stesso sesso che avevano consapevolmente scelto la maternità tramite PMA.
Il ruolo del sindaco e l’impegno delle istituzioni
Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha dato concreta esecuzione alla sentenza, permettendo così che il nome di Maria Ammirato fosse annotato come madre intenzionale accanto a quello di Melina Merli, madre biologica della bambina. Un atto che sancisce la piena uguaglianza giuridica tra le due madri di Cosenza e garantisce alla bambina diritti certi e tutelati.

La prossima battaglia delle due madri di Cosenza: il doppio cognome
Il prossimo passo sarà l’attribuzione del doppio cognome alla bambina, includendo quello della madre intenzionale. A seguire la coppia nel percorso legale è l’avvocata Mariafrancesca Colistra, già in prima linea su numerosi casi a tutela delle famiglie arcobaleno.
«Lo stesso iter è attualmente negato alle coppie di uomini. – sottolineano Maria e Melina – Continueremo a batterci affinché tutti i bambini, come nostra figlia, possano vedere riconosciuti i loro diritti. Sono battaglie di legalità e civiltà che dobbiamo portare avanti tutti insieme».