Si è tenuta ieri pomeriggio a Ricadi, presso il Comando della Polizia Locale, la seduta urgente e straordinaria del consiglio comunale, fortemente richiesta dai consiglieri di opposizione, dal loro capogruppo Pasquale Mobrici e da tantissimi cittadini.
Iniziata alle ore 17, la seduta è stata interamente dedicata all’attuale e grave emergenza idrica che sta interessando tutto il territorio di Ricadi, al fine di fornire delle risposte alle tante domande dei residenti e anche di chi torna nel territorio nel periodo estivo. Insieme ai componenti del consiglio comunale e ai rappresentanti dell’opposizione, era presente anche il segretario comunale Filippo Potenza.

Non pochi erano anche i cittadini presenti, i quali hanno esposto le loro problematiche e i loro disagi. Ad introdurre la seduta è stato il sindaco Nicola Tripodi che, a nome di tutta la giunta comunale, ha espresso la volontà di ascoltare le istanze dei presenti, volendo chiarire i vari aspetti di questa problematica.
Successivamente, è intervenuto il capogruppo di opposizione Pasquale Mobrici che ha ringraziato il primo cittadino per aver indetto la seduta, ribadendo il bisogno di avviare una programmazione per l’efficientamento della rete idrica comunale, in modo da evitare una nuova emergenza anche per l’estate 2026.

Annunciato lo stanziamento di 100mila euro e la realizzazione di due primi pozzi
Il sindaco Tripodi, dopo aver riconosciuto che il problema dell’acqua è alquanto accentuato, ha cercato di tranquillizzare i cittadini, comunicando che è stato trasmesso un nuovo sollecito alla Sorical per una risoluzione rapida del disservizio.
Inoltre, il sindaco ha fatto riferimento allo stanziamento di 100mila euro, inseriti nel bilancio comunale d’intervento per far fronte alla crisi idrica. In aggiunta, è stata comunicata la volontà di creare 4 pozzi nel comprensorio comunale, di cui due nel breve termine: un primo pozzo da acquisire tramite la Sorical e un altro privato e di cui si aspetta la documentazione.
Nel caso del pozzo della Sorical, il primo cittadino ha precisato che presto dovrebbe essere messo in rete. L’intervento di Tripodi si è concentrato anche sul provvidenziale sostegno delle autobotti della Sorical, adoperate per più giorni nell’attività di approvvigionamento delle cisterne comunali. In tal senso, non è stato escluso un ulteriore utilizzo delle autobotti. Il sindaco ha poi elencato i tre avvisi che la Sorical ha diramato al Comune di Ricadi: il 7 luglio per una perdita sulla condotta adduttrice dell’acquedotto Medma, in località ex discarica in agro del Comune di Ricadi; il 10 luglio per una perdita sulla condotta adduttrice dell’acquedotto Medma in località Judice in agro, presso il Comune di Joppolo, il 16 luglio per ben tre perdite sulla condotta adduttrice dell’acquedotto Medma in località Chiusa in agro del Comune di Ricadi, in località Judice in agro del Comune di Joppolo e sulla SP 23 Joppolo – Coccorino.
Tante le situazioni di disagio denunciate e le richieste dei cittadini
Nell’ambito della seduta, non sono mancati gli interventi di tanti cittadini, tutti esasperati ed amareggiati per la persistente carenza di acqua. Nello specifico, un cittadino ha fatto notare come «in alcune zone l’acqua c’è e in altre no», segnalando che l’acqua arriva 24 ore su 24 in piazza a Ricadi, mentre nella sua abitazione «è disponibile per pochissime ore oppure a giorni alterni». Altri, invece, hanno evidenziato le spese che hanno affrontato nel contattare mezzi di approvvigionamento privati.
Qualcun altro ha espresso le proprie perplessità sull’intervento delle autobotti, ritenendola una situazione tampone e non alternativa alla creazione rapida di pozzi. Alla seduta erano presenti anche i due ex amministratori comunali Paolo Morabito e Gianfranco La Torre. Rivolgendosi direttamente al sindaco, La Torre ha sottolineato come 100.000 euro non sono sufficienti per ottenere dei risultati rapidi ed efficaci. Al contempo, ha avanzato la proposta di investire 400.000 o 500.000 euro per garantire la realizzazione di più pozzi sul territorio e per uscire più facilmente da questo stato di emergenza. Un altro cittadino, Luciano Iannello, ha ricordato al sindaco di aver fatto protocollare una petizione di ben 400 firme che, almeno fino ad ora, non è stata presa in considerazione.
La petizione, in particolare, era relativa alla richiesta di creare delle casette di distribuzione dell’acqua in più punti del territorio, esattamente come hanno fatto già altri Comuni.
La proposta del capogruppo Mobrici e il mancato accordo con il sindaco Tripodi
A poca distanza dal termine del dibattito, il capogruppo di opposizione Pasquale Mobrici si è offerto di proporre un’azione economica ed amministrativa che fosse approvata all’unanimità e, soprattutto, destinata a gettare le basi per una programmazione di miglioramento della rete idrica comunale. La proposta è stata quella di rendere disponibile, per l’anno 2025, l’importo di un milione di euro che è inserito nel documento unico di programmazione 2025 – 2027, anziché lasciarlo in bilancio per l’anno 2027. Mobrici, in più, ha precisato che si tratta di una quota che è riservata al potenziamento della rete idrica.
La risposta del sindaco Tripodi non è stata favorevole, sottolineando che non è possibile effettuare questa operazione, in quanto va in contrasto con i meccanismi legislativi che regolano le varie voci di bilancio. Allo stesso tempo, Tripodi ha garantito che ci sarà il «massimo impegno nel contrastare lo stato di carenza idrica».
Le dichiarazioni di Pasquale Mobrici al termine della seduta comunale
Mostrando delusione per l’esito finale della seduta straordinaria, Pasquale Mobrici ha dichiarato: «Appare chiaro che, nei suoi 5 anni di attività amministrativa, il sindaco Tripodi ha spostato sistematicamente le risorse per il potenziamento del sistema idrico nel documento unico di programmazione. Infatti – ha proseguito il capogruppo di opposizione – approvando il documento unico di programmazione 2025 – 2027, l’importo iniziale di 2 milioni di euro è stato ridotto a soltanto 1 milione ed è stato spostato al 2027, quando sarà ormai finita questa consiliatura, in quanto si andrà a votare nella primavera del 2026. Il sindaco, quindi, – afferma Mobrici in conclusione – non ha nessuna intenzione di intervenire e di programmare degli interventi concreti per fare qualcosa sulla rete idrica».
