«Nella vita come in politica, le parole contano. Su di esse si costruiscono idee, progetti e fiducia. La fiducia in particolare, rappresenta la base su cui si costruiscono relazioni sane, stabili e durature, implica una percezione di sicurezza e affidabilità nei confronti dell’altro e, cessa di esistere, se queste vengono tradite. Ed è quello che è successo a Zambrone e, in maniera più ampia, anche alla provincia di Vibo Valentia».
Lo scrivono i consiglieri di opposizione del gruppo Rinascita per Zambrone Mariella Epifanio, Amelia Conca e Fabio Cotroneo.
«Non era nostra intenzione intervenire su una vicenda che avrebbe dovuto riguardare esclusivamente la maggioranza che sostiene il sindaco L’Andolina. Tuttavia, i recenti avvenimenti rendono necessario un chiarimento. La maggioranza che governa la città mostra al proprio interno gravi falle, oggi taciute solo per portare a termine il mandato elettorale e, forse, per consentire al sindaco di mantenere in vita anche la presidenza della Provincia (una carica già sconfessata dalla sua stessa maggioranza e perfino dall’opposizione, dunque dall’intero consiglio provinciale)».
«Fiducia tradita e intesa fallita»
«Si tratta di una situazione paradossale – sostengono i consiglieri -, che non sorprende l’opposizione consiliare di Zambrone, da tempo impegnata a denunciare le difficoltà politiche e amministrative dell’attuale gestione. Nessun “golpe” è stato tentato dalla minoranza, che ha semplicemente preso atto e condiviso il malessere espresso da alcuni consiglieri di maggioranza (tra cui il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale) i quali avevano manifestato le medesime preoccupazioni e valutazioni critiche».
La sera precedente all’incontro per le dimissioni contestuali, fa sapere la nota, «una stretta di mano e la parola “fidatevi”, avevano sancito l’accordo di agire insieme. Tuttavia, la mattina seguente l’assenza di un consigliere ha rotto l’intesa, impedendo di formalizzare l’atto. Infatti, ci preme rettificare la notizia che in Comune non ci siamo mai andati a causa della mancanza del sesto elemento. Appare oggi incomprensibile come si possano ostentare serenità ed equilibrio a poche ore da un tentato ribaltone politico, mentre sono ancora evidenti le spaccature all’interno della maggioranza che era pronta a sfiduciare il proprio sindaco».
Il cambio di rotta
«Ci chiediamo – riporta il comunicato – quali siano state le mutate condizioni che hanno portato a un improvviso cambio di rotta, considerato che cariche e ruoli sono rimasti immutati. Un ente che non riesce più a dare risposte ai tanti problemi della comunità e che non trova unità nemmeno tra le proprie fila, avrebbe dovuto avere il buon senso di concludere anticipatamente il mandato, nell’interesse dei cittadini».

È scritto poi nel testo: «Non basta che, chi aveva annunciato le dimissioni si sia improvvisamente “ravveduto”: il problema politico all’interno della maggioranza resta, ed è ben più grave di qualunque formale riappacificazione. Una riconciliazione immotivata, talmente rapida che non può nascondere la realtà: il progetto politico dell’attuale amministrazione è ormai irrimediabilmente compromesso, a scapito della trasparenza, della partecipazione e del bene della comunità».
Mancanza di fiducia «in tutta la provincia»
«Più volte nel corso di questi anni – continua l’opposizione -, con interrogazioni, mozioni di sfiducia e discussioni all’interno del consiglio comunale, abbiamo manifestato il disappunto che era anche della cittadinanza, di una gestione amministrativa personalistica della cosa pubblica. Inviammo anche al prefetto una nostra mozione sulla trasparenza, dove indicavamo atteggiamenti del sindaco, inadeguati al ruolo istituzionale ricoperto, in consiglio e sui social, con interazioni che sminuivano il nostro ruolo e aizzavano odio contro noi consiglieri di minoranza».
Per Epifanio, Conca e Cotroneo erano «atteggiamenti gravi, denunciati pubblicamente. Il sindaco L’Andolina, può quindi evitare di fare la vittima nelle interviste radio in cui dichiara che, tutto quello che succede è mosso da odio nei suoi confronti. Giustifichi con dati di fatto, e in modo maturo il perché dal Comune all’intera provincia di Vibo Valentia, c’è mancanza di fiducia nel suo ruolo politico e nella sua leadership. Noi abbiamo ampiamente dimostrato di accettare il dialogo con lui, anche dopo pubbliche offese ma, l’atteggiamento è sempre rimasto dello stesso tenore: arrogante e chiuso».
La democrazia a Zambrone
«Non manipoli la realtà a suo beneficio – ammoniscono i firmatari – ergendosi a figura mistica del contesto politico vibonese. Offende l’intelligenza di tutti noi e della popolazione civile e politica vibonese. A Zambrone la democrazia, manca da molto tempo e l’opposizione, svolgendo il suo ruolo di controllo e tutela degli interessi della collettività, ha cercato in ogni modo di assicurare al territorio, una equilibrata e sana gestione politica».
I consiglieri di opposizione Epifanio Mariella, Amelia Conca e Fabio Cotroneo, «dimostrando unità, maturità e senso di responsabilità di fronte a una crisi così evidente, manterranno con fermezza il loro ruolo di controllo, critica e influenza propositivo nel governo di Zambrone, per garantire il funzionamento della democrazia, in una comunità, oggi in balìa di gravi difficoltà amministrative e politiche».
Conclude il documento: «La verità è sostanza, è fatta di una serie di correlazioni tra dati e realtà oggettiva, incontrovertibile ed è come la luce, trova nelle crepe il suo modo di farsi vedere. E in questa luce, vi è il senso della dignità politica che oggi, si è perduto per molti: servire lo Stato come detta la Costituzione, con disciplina e onore, ridando forza al confronto civile ma soprattutto, alla democrazia, per il bene del territorio».





























