Operazione della Polizia Provinciale di Cosenza nelle campagne di Corigliano Rossano. Sette cani e sessanta gatti sono stati sequestrati e una persona è stata denunciata in stato di libertà con le accuse di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e maltrattamento di animali.
L’intervento è scattato in seguito a una segnalazione proveniente dall’associazione “Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente”, che ha allertato le autorità in merito alle gravi condizioni in cui si trovavano gli animali. Sul posto sono intervenuti gli agenti dei distaccamenti di Mormanno e Corigliano-Rossano della Polizia Provinciale. Erano affiancati dal personale medico veterinario dell’Asp di Cosenza, intervenuti per verificare la situazione.
Cani e gatti presi in custodia
Durante il sopralluogo, le forze dell’ordine hanno constatato una condizione particolarmente critica nell’area destinata ai cani. I box erano privi di qualunque riparo e il terreno risultava costantemente umido, disseminato di fango, deiezioni, rifiuti, ferraglie e altri materiali pericolosi. Le verifiche del personale veterinario hanno messo in luce lesioni alle zampe su tutti gli animali, alcune compatibili con morsi, probabile conseguenza di stress e sovraffollamento. Alcuni esemplari, inoltre, versavano in uno stato evidente di malnutrizione.
Anche la detenzione dei gatti è risultata non conforme alla normativa vigente. Gli agenti hanno riscontrato condizioni igieniche carenti e spazi del tutto inadeguati, tali da configurare l’ipotesi di maltrattamento. È emerso anche che i sette cani sequestrati erano sprovvisti di microchip identificativo, con conseguente omessa iscrizione all’anagrafe canina, un obbligo previsto dalla legge.
Al termine delle operazioni, i cani sono stati affidati in custodia giudiziale a un funzionario del Comune intervenuto sul posto. Successivamente sono stati trasferiti in una struttura specializzata dove potranno ricevere cure adeguate. I gatti, invece, sono stati consegnati all’associazione che ha segnalato il caso, i cui volontari hanno seguito da vicino tutte le fasi dell’intervento.
























