L’associazione Italia Nostra, per il tramite della sezione di Vibo Valentia, ha presentato, il 2 settembre scorso, dinanzi all’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, le proprie osservazioni oppositive in merito alla permanenza dei depositi costieri a Vibo Marina. Ciò a seguito dell’avviso pubblicato il 22 agosto sul sito della stessa Autorità portuale. Nelle ultime settimane, ricordiamo, non sono mancate le polemiche in merito.
La Meridionale Petroli, infatti, vorrebbe rimanere con i suoi depositi di gasolio e di benzina sul territorio di Vibo Valentia per altri vent’anni e, quindi, ha chiesto il rinnovo della concessione demaniale. Contro tale intendimento Italia Nostra ha formulato quattro motivi di opposizione.
Le osservazioni di Italia Nostra
«Con i primi due motivi si eccepisce la improcedibilità della predetta istanza di rinnovo per carenza del parere favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale e del parere favorevole di Valutazione di Incidenza, entrambi da rilasciarsi a cura della Regione Calabria, alla quale, però, a quanto sembra dall’avviso pubblicato, non sono stati neanche richiesti. – ha scritto il referente dell’associazione, Alessandro Caruso Frezza – Trattasi, infatti, di “Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi con capacità complessiva superiore a 1000 mc”. Nel caso di specie trattasi di più di 32.000 mc. Nonché di un impianto comunque ubicato nelle immediate vicinanze del SIC Fondali di Pizzo IT9310092 e del SIC Fondali di Capo Cozzo-S. Irene IT9340094, entrambi facenti parte del Parco Marino Regionale “Fondali di Capo Cozzo-S. Irene-Vibo Marina-Pizzo-Capo Vaticano-Tropea”, quindi di attività che richiede l’acquisizione preventiva della V.I.A. e della V.Inc.A».
«Era ed è, quindi, necessario valutare gli impatti significativi, diretti ed indiretti, su: popolazione e salute umana; suolo, aria, acqua e clima; beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio, biodiversità. Con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti in virtù della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli, interazione fra i fattori sopra elencati. Cosa non fatta», ha aggiunto.
Altre motivazioni sulla incompatibilità dei depositi costieri a Vibo Marina
Con il terzo motivo dell’opposizione è stata, invece, rilevata, alla luce dell’art. 36 del Codice della Navigazione, l’incompatibilità della permanenza dei predetti depositi «per effetto della prevalenza dell’interesse pubblico al godimento da parte della popolazione di Vibo Marina delle uniche due spiagge (la spiaggia sul lungomare Amerigo Vespucci e la spiaggia del Lido Proserpina) e dei due unici tratti di mare rimasti a disposizione della cittadina costiera».
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«Invero, la permanenza di tali depositi comporterà l’obbligo in capo al sindaco di vietare, a fini cautelari, la fruizione di quelle spiagge e di quei tratti di mare, perché diversamente si correrà il rischio di morire (spiaggia sul lungomare Amerigo Vespucci). O di danni gravi sebbene reversibili alla persona (spiaggia Lido Proserpina). – ha insistito Caruso Frezza – Infatti per come impone la legge “limitare le conseguenze in caso di incidente rilevante” necessariamente significa e significherà non consentire a centinaia e centinaia di persone di stazionare o fruire di quelle spiagge o di quei tratti di mare».
«Si confida in una presa di consapevolezza generale»
Con il quarto motivo di opposizione è rilevata la prevalenza dell’interesse pubblico alla valorizzazione ed alla fruizione turistica ed eco-turistica di Vibo Marina. «Interesse pubblico anch’esso incompatibile con gli interessi di cui è portatrice la Meridionale Petroli. – ha continuato il referente di Italia Nostra – Chi mai verrebbe a fare vacanze a Vibo Marina una volta ricevuta l’informazione che si troverà in area sottoposta a Piano di Emergenza ed in cui, in caso di incidente rilevante (la Meridionale Petroli è un impianto a rischio di incidente rilevante) si avrà elevata letalità oppure danni gravi ed irreversibili oppure danni reversibili alla propria persona ed ai propri beni? E l’obbligo di dare questa informazione spetterà proprio al sindaco».
«È, dunque, sterile o ipocrita discettare di compatibilità dei depositi costieri con ogni altro interesse pubblico confliggente. Si confida in una presa di consapevolezza generale e diffusa da parte di tutta la popolazione di Vibo Marina», ha concluso Caruso Frezza di Italia Nostra.


































