Due incendiari arrestati in flagranza di reato, oltre 70 denunciati dall’inizio dell’estate: è il bilancio parziale dell’operazione “Tolleranza Zero”, messa in campo dalla Regione Calabria per contrastare il fenomeno degli incendi dolosi che ogni anno devastano il territorio calabrese. A darne notizia è il presidente dimissionario della Regione, Roberto Occhiuto, attraverso un video pubblicato sui social, in cui mostra le immagini – riprese da un drone – di due uomini che, nelle campagne di Gallico (Reggio Calabria), appiccano il fuoco a dei rifiuti abbandonati, causando un incendio.
Droni e videosorveglianza contro i piromani
«Guardate questi due: cosa stanno facendo? Hanno scaricato dei rifiuti, li hanno bruciati, hanno fatto un rogo». Con queste parole Occhiuto commenta il video che mostra il momento dell’illecito. I responsabili sono stati arrestati dalla Polizia e sottoposti a processo per direttissima. A rendere possibile l’intervento tempestivo è stato il sistema di sorveglianza attivato dalla Regione, che ogni giorno impiega 25 droni per monitorare oltre 1.500 km di territorio calabrese. Solo nel mese di luglio, i droni hanno coperto più di 40.000 km in totale. «Sono immagini realizzate dai nostri dipendenti regionali – spiega Occhiuto – con i droni che utilizziamo per il monitoraggio continuo del territorio. È un sistema che non esisteva in Calabria fino a quattro anni fa e che oggi ci invidiano in tutta Italia e anche in Europa».
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La “control room” dell’operazione Tolleranza Zero
Nel video diffuso online, Occhiuto visita anche la control room regionale dell’operazione Tolleranza Zero, dove lavora il personale formato dalla Regione per gestire il sistema di monitoraggio. «Non vi fermate nemmeno in questi mesi – dice rivolgendosi ai dipendenti – questo è un arrivederci. Quello che abbiamo creato non deve essere distrutto». L’operazione rientra in un più ampio piano di prevenzione degli incendi estivi, un’emergenza ambientale che ogni anno mette in ginocchio ettari di boschi, coltivazioni e aree rurali, oltre a mettere in pericolo vite umane e beni pubblici e privati. «Contro la stupidità – conclude Occhiuto nel video – nemmeno il miglior lavoro può farcela. C’è chi ancora non capisce che non si appiccano incendi, che non si distrugge l’ambiente, soprattutto in una Regione bellissima come la nostra».





























