L’Università della Calabria si posiziona ancora una volta al vertice della classifica Censis 2025/2026, confermandosi il miglior grande ateneo italiano per il secondo anno consecutivo. Un risultato di straordinario rilievo che testimonia la crescita costante e il miglioramento progressivo dell’Unical, capace di consolidare con forza la propria posizione di leadership nel panorama universitario nazionale.
Con un punteggio totale di 94,3 nella graduatoria degli atenei con un numero di iscritti compreso tra 20.000 e 40.000, l’Unical registra un netto miglioramento rispetto all’eccellente risultato dello scorso anno (92,2). Questo incremento le permette di aumentare il divario rispetto a università di prestigio come Pavia (90,2) e Perugia (89,3), che si collocano al secondo e terzo posto. L’Unical, con il punteggio ottenuto, supera persino le università medie e i mega atenei (con oltre 40.000 iscritti), affermandosi come un punto di riferimento a livello nazionale.
La soddisfazione del rettore Nicola Leone
«La conferma, per il secondo anno consecutivo, del primo posto nella classifica Censis – ha dichiarato con soddisfazione il rettore Nicola Leone – rappresenta un risultato straordinario, che arriva a coronamento di un percorso durato sei anni». Il rettore ha sottolineato come questo traguardo sia la «dimostrazione concreta di una crescita strutturale, consolidata nel tempo, frutto di un lavoro di squadra, costante e progressivo che ci ha visti migliorare anno dopo anno in tutti gli ambiti valutati».

Leone ha inoltre evidenziato una crescita in tutti gli indicatori rispetto all’anno precedente, a conferma della «solidità del modello che abbiamo costruito e dell’efficacia delle azioni messe in campo». Secondo il rettore, questo dato attesta che il percorso dell’Unical è «virtuoso», avendo prodotto «cambiamenti profondi e duraturi nel tempo».
Unical al top in servizi e borse di studio
Il Censis, che da oltre 25 anni redige la più autorevole classifica nazionale delle università, valuta una molteplicità di indicatori cruciali per studenti e famiglie. L’Unical si distingue in particolare modo, ottenendo il massimo punteggio (110 su 110) in due categorie fondamentali: servizi (mense, posti letto e contributi per l’alloggio) e borse di studio (grazie anche al decisivo sostegno della Regione Calabria, in questo caso si conferma il primato assoluto a livello nazionale).
L’ateneo ha visto migliorare anche il punteggio relativo alle strutture, passando da 86 a 89 punti, e ha compiuto un balzo in avanti di otto punti per comunicazione e servizi digitali, salendo da 94 a 102. Crescono inoltre gli indicatori di internazionalizzazione (79) e occupabilità (76). Quest’ultimo dato è in linea con i recenti report Almalaurea, che certificano una crescita dell’occupazione tra i laureati Unical, in controtendenza rispetto al dato nazionale.
«È motivo di orgoglio – ha concluso il rettore Leone – sapere che i nostri studenti possono contare sull’università che, più di ogni altra in Italia, sa offrire servizi concreti, opportunità reali e un ambiente inclusivo e stimolante». Il rettore ha voluto ribadire che questo traguardo è il «risultato del lavoro di tutta la comunità accademica che, ritrovando unità e visione comune, ha saputo lavorare con coesione e spirito di servizio, dimostrando che anche un ateneo del Mezzogiorno può primeggiare a livello nazionale». L’impegno è di proseguire su questa strada, rafforzando la qualità dell’offerta formativa, investendo su ricerca e innovazione, e restando sempre al fianco degli studenti e delle loro famiglie, perché «l’Unical è e vuole essere sempre più un luogo dove il merito, il talento e l’impegno trovano pieno riconoscimento e concrete possibilità di crescita».

La classifica Censis 2025/2026: una panoramica generale
Oltre al trionfo dell’Unical, la classifica Censis 2025/2026 offre una panoramica dettagliata sulle performance di tutti gli atenei statali e dei politecnici italiani, evidenziando dinamiche e posizionamenti nelle diverse categorie.
Tra i mega atenei statali, quelli che contano oltre 40.000 iscritti, le prime due posizioni si confermano saldamente occupate dall’Università di Padova, che guida la classifica con un punteggio complessivo di 90,3, seguita dall’Università di Bologna (87,7). A sorpresa, l’Università di Pisa scala tre posizioni, attestandosi al terzo posto con 84,7 punti totali. La Sapienza di Roma, invece, scende al quarto posto (84,2) a pari merito con l’Università statale di Milano, che guadagna una posizione. L’Università di Firenze si piazza quinta (83,5), mentre l’Università di Bari rientra tra i mega atenei posizionandosi penultima, precedendo l’Università di Napoli “Federico II” che chiude la classifica.

Passando ai grandi atenei statali, la categoria in cui l’Unical brilla, al secondo posto troviamo l’Università di Pavia (90,2), anch’essa stabile, seguita dall’Università di Perugia (89,3). Tra i medi atenei statali, l’Università di Trento mantiene la prima posizione con un punteggio di 93,7, mentre l’Università di Udine e l’Università politecnica delle Marche (quest’ultima in crescita di due posizioni) condividono il secondo posto. L’Università di Siena avanza anch’essa di due posizioni, conquistando il terzo posto.
Nel segmento dei piccoli atenei statali, quelli con meno di 10.000 iscritti, l’Università di Camerino continua a occupare la prima posizione con un punteggio complessivo di 96,0. L’Università di Cassino scala due posizioni attestandosi al secondo posto, superando l’Università della Tuscia, ora terza. Infine, nella speciale classifica dei politecnici, il Politecnico di Milano si conferma leader incontrastato con 98,8 punti, seguito dal Politecnico di Torino e dallo Iuav di Venezia.
Questo quadro complessivo evidenzia un dinamismo nel sistema universitario italiano, con alcune realtà che consolidano la propria eccellenza e altre che mostrano significativi passi in avanti, contribuendo a un’offerta formativa di qualità su tutto il territorio nazionale.































