«Fratelli d’Italia, da sempre impegnata con lealtà e coerenza nei confronti dei propri elettori e degli alleati, ha deciso di non prendere parte a un’elezione che appare finalizzata unicamente a soddisfare la volontà di un presidente che, sin dal primo giorno del suo mandato, ha scelto di accordarsi con il centrosinistra, tradendo lo spirito di chiarezza e correttezza che dovrebbe guidare amministratori e rappresentanti istituzionali».
Lo afferma il presidente della Federazione provinciale di Fratelli d’Italia Vibo Valentia Pasquale La Gamba. Dunque, dopo Forza Italia anche il partito vibonese della Meloni annuncia il passo indietro rispetto all’imminente tornata elettorale.

Da L’Andolina prese le distanze già nel 2024
«Già nel 2024 – ricorda l’interessato -, quando il presidente L’Andolina decise di nominare un esponente del Pd come suo vicepresidente, il nostro partito ritenne doveroso prendere le distanze da questa amministrazione provinciale. Oggi accogliamo con favore che anche altre forze del centrodestra abbiano assunto posizioni analoghe alle nostre. Non si può evitare, ancora una volta, di evidenziare l’incoerenza e il doppio volto del PD: da un lato invita i propri consiglieri comunali di Zambrone a promuovere le dimissioni all’interno dell’amministrazione pur di far decadere L’Andolina; dall’altro manifesta una chiara sete di potere presentando una lista per le provinciali con candidati scelti per riconquistare il solito podio dell’inciucio e della trasversalità, distribuendo incarichi ai propri dirigenti accanto al presidente della provincia».
«Le dinamiche messe in campo non sono né trasparenti né lineari»
Pertanto, Fratelli d’Italia – ribadisce La Gamba – «non parteciperà a questa consultazione, ritenendo che le dinamiche messe in atto non rispecchino né la trasparenza né la linearità politica che il partito garantisce da sempre ai cittadini. La totale assenza di iniziativa politica e amministrativa di questo governo provinciale è evidente anche in una mancata e concreta presa di posizione sull’allarmante volontà espressa da alcuni comuni dell’area montana di tornare sotto la provincia di Catanzaro».
Pasquale La Gamba, dunque, «conferma la linea del partito» e ribadisce in conclusione del suo intervento che ogni decisione «viene assunta nell’esclusivo interesse del territorio e nel rispetto della fiducia che gli elettori hanno sempre riposto nel movimento».
































