Un decreto di sequestro preventivo per equivalente è stato notificato nei giorni scorsi a Zungri nei confronti di un soggetto indagato per indebita percezione di prestazioni assistenziali. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della Procura della Repubblica. Ed è stato eseguito dalla Stazione dei Carabinieri del centro vibonese.
Le indagini: percezione indebita per oltre sette anni
Il decreto è finalizzato alla confisca diretta o, in subordine, per equivalente di beni nella disponibilità dell’indagato, per un valore complessivo di circa 144.800 euro, ritenuti profitto del reato contestato. L’importo corrisponderebbe, nello specifico, alle somme indebitamente percepite nel corso degli anni attraverso prestazioni assistenziali non dovute.
L’attività investigativa, avviata nel gennaio 2025, ha permesso di raccogliere gravi indizi in merito a una falsa dichiarazione di invalidità totale e permanente. Grazie ad essa l’indagato avrebbe continuato a beneficiare del trattamento economico per oltre sette anni e quattro mesi. Secondo quanto emerso, l’uomo risultava formalmente costretto all’uso della sedia a rotelle, condizione sulla base della quale l’ente previdenziale aveva erogato le prestazioni assistenziali.
Pedinamenti e controlli: smascherato il falso disabile
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno effettuato servizi di osservazione, controllo e pedinamento, documentando come il soggetto fosse in realtà in grado di deambulare autonomamente e di svolgere le normali attività quotidiane. Il tutto in evidente contrasto con la condizione di disabilità dichiarata. Tali condotte avrebbero indotto in errore l’ente erogatore, consentendo all’indagato di percepire indebitamente i benefici economici previsti per l’invalidità totale.
Parallelamente, la Stazione Carabinieri di Zungri, con il supporto del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, ha ricostruito i rapporti finanziari e patrimoniali dell’indagato. L’attività, dunque, è stata finalizzata all’individuazione di beni e disponibilità economiche utili all’esecuzione della misura cautelare reale disposta dall’Autorità Giudiziaria.
Gli elementi raccolti riguardano esclusivamente il profilo cautelare e patrimoniale del procedimento e saranno oggetto di valutazione nelle successive fasi processuali. Si precisa che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Fino a sentenza definitiva di condanna, vige il principio della presunzione di innocenza.

























