«È uno dei luoghi più affascinanti del pianeta: qui l’uomo guarda il cielo e i grandi telescopi guardano l’universo primordiale»: con queste parole e con tanto entusiasmo, il docente di fisica e di matematica Giuseppe Fiamingo, ha descritto la recente e significativa esperienza che ha vissuto all’Italian Teacher Programme Galileo. Infatti, in occasione della seconda edizione e in rappresentanza dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Tropea, Giuseppe Fiamingo è stato selezionato insieme a circa trenta docenti delle scuole superiori, individuati tra numerose candidature e provenienti da tutta Italia.
L’edizione di quest’anno, in particolare, si è svolta dal 19 fino al 24 ottobre, presso l’Isola delle Canarie “La Palma”. Un’isola dove sul punto più dominante, denominato Roque de Los Muchachos, è situato il Telescopio Nazionale Galileo dell’Inaf – Istituto Nazionale di Astrofisica. Il percorso dell’Italian Teacher Programme Galileo, è stato patrocinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e dalla Fundación Galileo Galilei, nonché sostenuto dall’Italian Teacher Programme del Cern e da Adriano Fontana (Inaf), il quale ha curato l’intero coordinamento scientifico.
Visite al Gran Telescopio Canarias e ai Telescopi Cherenkov
Tutti i docenti hanno seguito delle lezioni frontali e partecipato a laboratori didattici, oltre a prendere parte ad osservazioni notturne guidate e a visitare il Gran Telescopio Canarias, i telescopi Cherenkov e il Telescopio Nazionale Galileo (Tng). Giuseppe Fiamingo, nella veste di docente Stem – science, technology, engineering and mathematic, ha avuto anche la possibilità di seguire degli approfondimenti sulla cosmologia, sull’evoluzione delle stelle e sui buchi neri, includendo il valore delle missioni spaziali, di strumentazione d’avanguardia e dei grandi telescopi delle Canarie.
In più, il corso è stato riconosciuto come un’attività di aggiornamento professionale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, essendo inserito anche sulla piattaforma “Sofia”. Uno dei propositi principali, relativi a questo progetto, resta quello di avvicinare il mondo della ricerca astronomica con la didattica scolastica, offrendo agli insegnanti degli strumenti validi e preziosi.
Nell’ambito dell’evento è stata anche registrata la collaborazione di esperti di didattica e di comunicazione scientifica dell’Inaf, tramite il supporto dell’Iau – Office of Astronomy for Education Center Italy. Come se non bastasse, ogni docente ha lavorato anche sulla traduzione didattica dei contenuti astronomici, aiutando gli insegnanti ad immaginare come portare in classe gli argomenti trattati.

Le parole del docente Giuseppe Fiamingo
«Questa immersione nella ricerca di frontiera e nell’impegno didattico – dichiara Fiamingo – mi ha trasmesso tre insegnamenti fondamentali: meraviglia e umiltà cosmica, la forza della collaborazione e della condivisione e ispirazione per la ricerca futura. Parlo di meraviglia ed umiltà cosmica perché, essere accanto al Tng, una meraviglia di ingegneria, amplifica la la percezione dell’immensità. Il cielo cristallino di La Palma ti pone di fronte alla grandezza dell’Universo – sottolinea il docente – stimolando una profonda meraviglia e, al tempo stesso, un’umile consapevolezza della nostra posizione nel cosmo, proprio come ho scritto nel mio libro: “La quarta dimensione”».
Afferma ancora Fiamingo: «Parlo di forza della collaborazione e della condivisione perchè il Tng è il risultato di eccellenza e cooperazione internazionale, ma il vero impatto è stato vedere la straordinaria preparazione e generosità dei ricercatori e di tutti gli scienziati. La loro dedizione a trasferire conoscenza e a formare noi partecipanti, trasformando la ricerca d’avanguardia in concetti didattici efficaci, è il miglior esempio di come la scienza debba essere condivisa e divulgata».
Ispirazione per la ricerca futura
«Per quanto riguarda l’ispirazione per la ricerca futura – dichiara infine il docente – questa esperienza ha trasformato la teoria in realtà viva. L’opportunità di confrontarsi con chi opera sulla frontiera della conoscenza, unita alla concreta trasmissione di strumenti per la didattica, lascia una duratura carica di ispirazione. È un incoraggiamento a indirizzare la propria formazione e la propria passione, verso le tante sfide intellettuali che ci aspettano, sapendo che la scienza vive di impegno umano oltre che tecnologico».
Un ringraziamento «speciale, da parte mia, va all’Italian Teacher Programme (Itp) del Cern e all’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica), per aver organizzato un percorso formativo di tale eccellenza. La mia gratitudine, inoltre, si estende al mio dirigente scolastico Nicolantonio Cutuli e alla mia scuola per aver condiviso e supportato la mia crescita professionale».
































